3 Febbraio2021 – Con il DM della Funzione Pubblica del 20/1/2021 sono state prorogate al 30 aprile le modalità organizzative, i criteri ed i principi in materia di flessibilità del lavoro pubblico e di lavoro agile stabiliti dal DM del 19 ottobre 2020, allineandone così la validità alla durata dello stato di emergenza.
Restano, pertanto in vigore le disposizioni di cui al DM di ottobre che prevede, tra l’altro, che il lavoro agile venga applicato, con le modalità semplificate di cui all’art. 87- comma 1 – lett. b) del DL 18/2020 ad almeno il cinquanta per cento del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità (art. 263 DL 34/2020).
I punti più importanti del Decreto Ministeriale del 19 ottobre:
- Le pubbliche amministrazioni , tenendo anche conto dell’evolversi della situazione epidemiologica, assicurano in ogni caso le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le loro potenzialità organizzative e con la qualità e l’effettività del servizio erogato;
- i dirigenti adottano nei confronti dei lavoratori in particolar modo nei confronti dei lavoratori fragili ogni soluzione utile ad assicurare lo svolgimento di attività in modalità agile anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento come definita dai CCNL vigenti e lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale;
- il lavoratore agile alterna giornate in presenza e giornate lavorative da remoto, con un’equilibrata flessibilità e comunque alla luce delle prescrizioni sanitarie vigenti e di quanto stabilito dai protocolli di sicurezza;
- lo smart working si svolge di norma senza vincoli di orario e di luogo di lavoro, ma può essere organizzato per fasce di contattabilità, garantendo comunque i tempi di riposo e la disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche ;
- i dirigenti favoriscono la rotazione del personale tesa ad assicurare nell’arco temporale settimanale o plurisettimanale , un’equilibrata alternanza nello svolgimento in modalità agile e di quella in presenza;
- nella rotazione del personale fanno riferimento a criteri di priorità che considerino anche le condizioni di salute dei componenti il nucleo familiare del dipendenti, della presenza di figli minori di quattordici anni, della distanza tra la zona di residenza o di domicilio e la sede di lavoro, ma anche del numero e della tipologia dei mezzi di trasporto utilizzati e dei relativi tempi di percorrenza;
- le amministrazioni adeguano i sistemi di misurazione e valutazione della performance alle specificità del lavoro agile rafforzando, se necessario, i metodi di valutazione improntati al raggiungimento dei risultati e quelli dei comportamenti organizzativi.
Si segnala, inoltre, che con comunicato del 28 gennaio 2021 il Dipartimentodella Funzione Pubblica ha chiarito che la scadenza per la redazione del POLA (Piano Organizzativo Lavoro Agile) rimane fissata al 31 gennaio 2021 per le amministrazioni diverse dagli enti locali (per i quali la tempistica di approvazione dei piani di programmazione è quella stabilita dall’art. 169 del TUEL).
La Cisl, pur nella consapevolezza della necessità di prorogare lo smart working fino al 30 aprile, visto il permanere dell’emergenza epidemiologica , tiene però ad evidenziare che un tema di tale portata non può continuare ad essere oggetto di provvedimenti adottati unilateralmente in assenza di qualsivoglia confronto. E torna pertante a ribadire, come peraltro da sempre richiesto, che l’intera materia debba essere ricondotta nell’alveo della contrattazione.