DPCM Assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni

Pubblicato il 29 Apr, 2022

Con il DPCM del 29 Marzo 2022 è stato autorizzato l’avvio delle procedure concorsuali per l’assunzione a tempo indeterminato presso le Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le Agenzie e gli Enti Pubblici non Economici.
Il decreto specifica che l’avvio delle procedure concorsuali e lo scorrimento delle graduatorie di altre amministrazioni, salvo deroghe consentite da leggi speciali, sono subordinati all’avvenuta immissione in servizio di tutti i vincitori collocati nelle proprie vigenti graduatorie per assunzioni a tempo indeterminato.
Per il reclutamento della dirigenza viene confermato quanto previsto dall’art. 7 – comma 4 – del DPR 70/2013 che dispone che una percentuale non inferiore al 50% dei posti disponibili venga destinato al corso-concorso selettivo di formazione per l’accesso alla qualifica di dirigente di seconda fascia.
L’avvio delle procedure concorsuali e le relative assunzioni sono subordinate alla sussistenza dei corrispondenti posti vacanti in organico tanto alla data di emanazione del bando quanto a quella delle assunzioni fatte salve espresse deroghe previste dalla legge.
Le Amministrazioni interessate sono tenute a trasmettere entro il 31 dicembre 2022 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Economia e delle Finanze i dati sul personale assunto e sulla spesa annua lorda da sostenere a regime, anche con riferimento al personale acquisito mediante procedure di mobilità.
Le previsioni contenute nel decreto rispetto alle assunzioni, rappresentano una prima necessaria risposta alle gravi carenze di organico che si riscontrano oramai in tutte le pubbliche amministrazioni dopo oltre un decennio di tagli e blocco del turn over.
A tal proposito non possiamo non rilevare che da questa immissione di personale non tutte le Amministrazioni trarranno i benefici attesi: è il caso del Ministero della Giustizia dove sono previste appena 82 assunzioni nonostante si tratti di un Ministero notoriamente in affanno proprio a causa delle gravi carenze di personale.
Le assunzioni indicate nel DPCM vanno, comunque, ad aggiungersi a quelle già previste nel PNRR, seppure a tempo determinato;
Continueremo a vigilare affinché vengano create le condizioni necessarie per il superamento del precariato che potrebbe verificarsi dopo il 2026 in assenza di risorse strutturali che consentano l’immissione definitiva anche di queste risorse umane.

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