Incontro Cgil Cisl Uil – Brunetta: la Cisl “fiduciosa e disponibile ad affrontare una nuova stagione di confronto e di concertazione”

Roma, 17 marzo 2021 – Si è svolta nel pomeriggio del 12 Marzo la riunione convocata in videoconferenza dal Ministro per la Pubblica amministrazione On.le Renato Brunetta.  Il responsabile del dicastero che aveva preannunciato la convocazione in occasione della firma del “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e per la coesione sociale”ha teso a sottolineare come l’incontro volesse rappresentare l’avvio della stagione contrattuale da intendere quale doveroso riconoscimento al personale pubblico impegnato nella sfida di ricostruzione del Paese attraverso l’investimento delle risorse del Recovery Plan.
Un atto dovuto ai lavoratori pubblici, quindi, che in questo anno drammatico per il Paese – come ricordato il Presidente Mattarella – hanno rappresentato il volto della Repubblica da cui bisogna ripartire.
Uno Stato che si rinnova, ha detto il Ministro, rappresenta la carta migliore per abbandonare le generalizzazioni utili a consentire di superare l’anacronistica retorica della contrapposizione fra lavoratori pubblici e privati, cogliendo l’occasione dei contratti per aumentare la qualità e l’efficienza dei servizi pubblici a vantaggio di cittadini e imprese.
Nel corso dell’incontro, la parte pubblica ha ribadito che la nuova fase contrattuale si avvarrà delle risorse messe a disposizione dalla legge di bilancio del 2021 comprensive degli incrementi extra contrattuali per alcune categorie di personale sanitario (i previsti 530 milioni per l’indennità di esclusività medica e i 335 milioni per indennità di specificità infermieristica).
Allo stesso modo, così come sancito nel Patto siglato lo scorso 12 marzo a Palazzo Chigi dai Segretari generali di CISL, CGIl e UIL alla presenza del Premier Draghi, ( guarda il Volantino ) ha confermato l’impegno del Governo di prevedere all’interno dell’impianto contrattuale un nuovo ordinamento professionale per il quale andranno stanziate ulteriori risorse in capo alla legge di bilancio 2022.
Confermata altresì, la regolamentazione dello smartworking e la valorizzazione della contrattazione integrativa attraverso il superamento dei tetti imposti dall’art.23 del DLgs 75/2017 oltre all’avvio dei processi assunzionali che dovranno prevedere il superamento del turn over indicato dal ministro in una percentuale non inferiore al 110/120%, aspetto sul quale riteniamo dovrà essere previsto uno specifico approfondimento.
Il Ministro ha anche reso noto che gli uffici del Dipartimento hanno già predisposto una bozza di atto di indirizzo generale per consentire l’avvio dei negoziati e un secondo atto per le Funzioni Centrali che dovranno prevedere il concerto del Mef.
Allo stesso modo, in una prossima riunione della Conferenza unificata, verranno invitati i Comitati di Settore competenti ad emanare nel più breve tempo possibile gli atti di indirizzo di loro competenza. Trattasi, lo ricordiamo, degli atti di indirizzo che riguardano i comparti e le aree della sanità e degli enti locali.
Il Ministro ha ribadito alle delegazioni sindacali convenute la convinzione del Governo che l’attesa riforma della PA prevista fra le sfide richieste al nostro Paese dall’Unione Europea potrà realizzarsi pienamente solo con la stipula dei contratti pubblici da considerare “linfa vitale di qualsiasi azione riformatrice” nella consapevolezza che un blocco contrattuale arrecherebbe nocumento alla stessa non rendendo possibili le necessarie azioni tese a migliorare la qualità del lavoro dei dipendenti pubblici e, di conseguenza, i servizi che questi dovranno rendere.
La CISL, presente al confronto insieme alle proprie Federazioni del pubblico impiego si è mostrata fiduciosa e disponibile ad affrontare una nuova stagione di confronto e di concertazione nella convinzione che utilizzo delle risorse che stanno per giungere all’Italia nell’ambito del NGEU, in sintonia con la pratica applicazione del “Patto” sottoscritto mercoledì scorso dal Segretario Generale Luigi Sbarra, siano necessari al Paese per tornare ad essere protagonista in Europa e nel mondo.
In tal senso è stata ribadita anche l’esigenza di giungere al più presto alla sottoscrizione di un‘intesa specifica per i settori dell’Istruzione, Università e Ricerca.
Apprezzamento anche per l’impegno di procedere nei rinnovi contrattuali 2019/21 così come peraltro scritto nel Patto, alla salvaguardia dell’elemento perequativo, istituto introdotto nel CCNL 2016/18 a tutela delle retribuzioni più basse
E’ altresì importante per noi il rilancio della contrattazione di secondo livello con il superamento dei vincoli attuali, consentendo la possibilità di liberare nuove risorse, così come sarà importante rafforzare il welfare contrattuale attraverso la detassazione delle quote di retribuzione afferenti dal trattamento accessorio in analogia con quanto già accade per i lavoratori del settore privato.
Ricordiamo che rispetto ai contenuti del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e per la Coesione la Cisl ha fortemente condiviso la necessità di rafforzare gli organici attraverso il reclutamento di nuovo personale insieme alla contestuale valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori in servizio attraverso l’esigibilità del diritto alla formazione.
Positivo, infine, per la Cisl l’impegno a regolare per via contrattuale il lavoro da remoto con le necessarie tutele sindacali e individuali, “aspetti sollecitati dalla nostra Organizzazione e dalle sue Categorie che da tempo insistono sul Governo a favore di un rinnovato clima di relazioni sindacali.
Resta ora fermo per la  Cisl l’impegno ad aprire rapidamente la stagione contrattuale nel solco di quanto previsto dal Patto sottoscritto lo scorso 10 marzo per dare ai lavoratori e alle lavoratrici pubblici le risposte attese e costruire una nuova PA, volano di sviluppo del Paese.

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