Legge di Bilancio 2023 – Smart working PA

Pubblicato il 18 Gen, 2023

La legge n. 197/2022 (legge di Bilancio 2023) all’art. 1 – comma 306 – introduce importanti novità sulla disciplina dello smart working.
In particolare la norma, valevole sia per i dipendenti pubblici che per i privati, proroga fino al 31 marzo 2023 il diritto di accesso al lavoro agile per i lavoratori “fragili”, intendendosi per tali coloro che sono affetti dalle patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità indicate dal DM Salute del 4 febbraio 2022.
Per questi soggetti il datore di lavoro è tenuto ad assicurare lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definita dai contratti di lavoro applicati, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento.
La proroga indicata nella Legge di Bilancio, diversamente da quanto stabilito nell’ultima disciplina transitoria scaduta il 31 dicembre 2022, non si applica ai lavoratori portatori di handicap grave ai sensi dell’art. 3 della legge 104/1992, o a coloro che versano in una condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento delle relative terapie salvavita.
Analogamente è scaduto lo scorso 31 dicembre anche il diritto al lavoro agile per i genitori di figli minorenni “under 14”.
Il DLgs 105/2022 all’art. 4 – comma 1 – ha però previsto che i datori di lavoro, sia pubblici che privati, devono riconoscere una priorità alle richieste di esecuzione del rapporto di lavoro in modalità agile ai lavoratori e alle lavoratrici che versano in una delle seguenti condizioni:
• disabile In situazione di gravità accertata ai sensi dell’art. 4 – comma 1 – della Legge 104/1992;
• genitore con figli fino a 12 anni di età o senza limiti di età nel caso di figli in condizioni di disabilità accertata ai sensi dell’art. 3 – comma 3 – della Legge 104/1992;
• caregiver di soggetti che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche e degenerative, non siano autosufficienti e in grado di prendersi cura di se stessi.
In definitiva, quindi, a queste categorie di lavoratori viene riconosciuta, per espressa previsione di legge, una priorità e non un diritto individuale allo smart working.
Per i lavoratori “fragili”, così come individuati dalla Legge di Bilancio, continua inoltre ad applicarsi la modalità di smart working agevolata, cioè senza necessità di stipula dell’accordo individuale, necessario per tutti gli altri lavoratori.

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