Pubblicato in G.U. il “Decreto anticipi”

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica (n. 244 del 18/10/2023) il DL 145/2023 cosiddetto “Decreto anticipi”.
Tale provvedimento prevede tra l’altro, all’art.3, un anticipo dei futuri aumenti contrattuali, con l’incremento per il mese di dicembre 2023, a valere sull’anno 2024, dell’indennità di vacanza contrattuale spettante al personale a tempo indeterminato delle Amministrazioni statali per un importo complessivo di 2 miliardi di euro.
La norma estende, poi, la possibilità di tale anticipazione anche alle Amministrazioni del perimetro “non Stato” sui cui bilanci vanno iscritte le risorse necessarie.
Trattasi di una misura importante e che la CISL ha fortemente voluto: un cambio di passo rilevante, nell’atteggiamento del Governo nei confronti dei dipendenti pubblici, lavoratori penalizzati dall’assenza (ormai quasi biennale) del contratto di lavoro della propria categoria.
I lavoratori delle Amministrazioni centrali, delle Funzioni locali, della Sanità, della Scuola, dell’Università e della Ricerca avevano visto infatti stipulare con un certo ritardo il CCNL del triennio 2019-2021, restando poi in attesa di incrementi che invece avevano registrato, fino ai giorni scorsi, il solo stanziamento dell’indennità di vacanza contrattuale.
Adesso, invece, grazie alla tenacia della CISL, si prevede un concreto e sostanzioso primo intervento che moltiplica per 6,7 volte la predetta IVC.
E’ noto, inoltre, che la prossima manovra di bilancio 2024 porterà ulteriori benefici fiscali da non sottovalutare, in aggiunta alla conferma per il 2024 del taglio del cuneo contributivo (7% per i redditi fino a 25 mila euro, 6% per i redditi fino a 35 mila euro), attraverso l’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef in un unico scaglione con aliquota al 23%.
Tali misure, su cui la CISL ha sempre puntato nelle proprie proposte, consentiranno fin da subito miglioramenti sensibili nelle retribuzioni dei lavoratori
Durante l’incontro con il Ministro Zangrillo la CISL e la FP CISL hanno, inoltre, insistito affinché il beneficio economico previsto dal “DL Anticipi” sia posto in pagamento alla prima busta paga disponibile, possibilmente già da novembre.
Il nostro impegno, naturalmente, non si esaurisce con questo importante primo passo. Vogliamo infatti un nuovo approccio al lavoro pubblico, con la scomparsa del ricorso al precariato, nuovi più snelli ed efficaci sistemi di reclutamento, adeguata e continua formazione, defiscalizzazione dei premi di risultato e maggiori tutele per i dipendenti che ogni giorno, con la propria abnegazione, assicurano servizi di qualità a cittadini ed imprese.

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