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Pubblico Impiego: incontro con il Ministro della funzione pubblica Paolo Zangrillo

Si è svolto il 19 ottobre u.s. un incontro tra il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, e la Cisl. Presente anche la Federazione Cisl del Pubblico Impiego, assieme ad altre sigle della PA. Nel corso della riunione sono stati affrontati numerosi e importantissimi temi che riguardano il pubblico impiego. Era presente all’incontro il Presidente dell’ARAN Antonio Naddeo.

In apertura il Ministro ha ribadito che la Pubblica Amministrazione è motore e volano di sviluppo del Paese e che in questi mesi molto lavoro è stato fatto a partire dalla chiusura dei rinnovi contrattuali del triennio 2019/2021, sia di comparto e sia di area (restano ancora da definire i CCNL delle aree Funzioni Locali e Istruzione e ricerca). Ha dichiarato, inoltre, di ritenere importante avviare, a partire dall’incontro odierno, una nuova metodologia di lavoro che non si limiti all’esame della legge di bilancio, ma che veda tutti coinvolti in un lavoro comune indispensabile per ridare slancio e vitalità ad una Amministrazione Pubblica il cui capitale umano, vero core business degli enti, vada formato, motivato oltre che adeguatamente retribuito. Il Ministro ha poi illustrato la prossima manovra di bilancio con riferimento alle misure previste per il rinnovo dei contratti pubblici relativi al triennio 2022/2024 cui, pur nella scarsità delle risorse, sono stati assegnati complessivamente 8 miliardi di euro.

In particolare 5 miliardi sono destinati per il rinnovo dei contratti delle Amministrazioni dello Stato, 3 miliardi per la Sanità, di cui 2,3 miliardi per il contratto 2022/2024 e 700 milioni per la detassazione degli straordinari e l’abbattimento delle liste d’attesa.

Naturalmente a queste risorse vanno aggiunte quelle del perimetro “non Stato”, sui cui bilanci vanno iscritte le risorse necessarie per i rinnovi contrattuali.

Il Ministro ha specificato che una parte di queste risorse pari a 2 miliardi verrà riconosciuta in termini di anticipo al personale delle Amministrazioni statali già nel mese di dicembre cercando di precedere l’erogazione delle tredicesime mensilità. Sono stati, poi, affrontati temi molto delicati quali il rafforzamento dei processi assunzionali e la formazione del personale dipendente.

La CISL nel suo intervento ha espresso apprezzamento per la convocazione odierna importante per almeno due ordini di motivi. Il primo e più evidente risiede nel fatto che l’Organizzazione ha sempre individuato nel confronto lo strumento più efficace per ricercare le soluzioni a qualsiasi esigenza, migliore viatico per il successo di ogni iniziativa.

La riunione odierna rappresenta, inoltre, per la Cisl un passaggio utile a realizzare quella Pubblica Amministrazione efficiente, attrattiva per i giovani, al passo con i tempi e capace di realizzare gli obiettivi previsti dallo stesso PNRR.

Questo indipendentemente dalla situazione economica globale, giacché siamo più che sicuri che una nazione che investe su sé stessa avrà comunque, nel medio e lungo termine, risultati più duraturi e solidi di quante invece si preoccupino solo di dare risposte alle sole emergenze, come purtroppo molti Governi hanno fatto anche nel recente passato.

Il secondo motivo –non meno importante – è che dalla manovra di bilancio per la PA, si riscontra una rinnovata sensibilità a cui affidare il compito di accompagnare la ripresa del Paese così come sostenuto dalla Cisl.

Abbiamo, quindi, apprezzato la volontà di stanziare a sostegno del pubblico risorse per 8 miliardi frutto del pressing~della Cisl e delle sue Categorie che potrà consentire l’avvio del negoziato per i contratti collettivi 2022/24 e il conseguimento di obiettivi di equità per il Paese quali quelli finalizzati alla sanità, necessari anche per abbattere le liste di attesa.

Importante, poi, anche l’anticipazione prevista di 2 miliardi da erogare fin dal dicembre 2023 che per la Cisl dovrà essere messa in pagamento al più presto, possibilmente già nel mese di novembre.

Apprezzabile, inoltre, che nell’incontro si siano affrontati temi delicatissimi per il rilancio della macchina amministrativa, fra i quali il rafforzamento dei processi assunzionali e~il rilancio della leva formativa per i dipendenti.

Nelle migliaia di realtà pubbliche italiane, infatti, sono presenti fior di individualità che troppo spesso devono fronteggiare – incolpevolmente – carenze di personale, di strumentazioni, disagi organizzativi e, finanche, tentativi di aggressione.

Abbiamo quindi offerto al Ministro la piena e convinta disponibilità al dialogo e ad un lavoro che vorremmo fosse “di concerto”, intendendo con tale termine una virtuosa sinergia di vedute e sforzi, che accompagni le politiche pubbliche italiane.

Nel nostro intervento abbiamo fermamente insistito nella nostra convinzione che la qualità di una società si valuti dall’efficienza dei propri servizi alla Comunità, sicuro indice di misurazione del tasso di democrazia e pluralismo di una nazione, sollecitando in tal senso il Ministro affinché dopo anni di denigrazione ~possa essere scritta fra Governo e Parti sociali una pagina nuova che parta dalla valorizzazione del ruolo del lavoratore pubblico, risorsa fondamentale di uno Stato efficiente.

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