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Rinnovo contratti P.A. Cgil, Cisl e Uil chiedono al Governo l’apertura immediata della stagione contrattuale

Pubblicato il 1 Ott, 2015

1° ottobre 2015 – Cgil, Cisl e Uil hanno richiesto formalmente al Governo l’apertura immediata della stagione contrattuale nella Pubblica Amministrazione che l’Esecutivo  avrebbe già dovuto avviare dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale e sentenze collegate, sul tema del diritto all’esercizio della contrattazione nei settori pubblici in attuazione dell’art. 39 della Costituzione. La decisone è stata presa congiuntamente da Cgil, Cisl e Uil in occasione dell Segreterie unitarie di tutti i settori pubblici riunitesi il 22 settembre scorso. 
Alla luce del confronto svoltosi e dopo aver valutato il percorso delle Categorie, le ipotesi di piattaforme e la relazione tra la stagione contrattuale e le politiche di intervento sui settori pubblici, Cgil, Cisl e Uil hanno tenuto a ribadire alcuni punti essenziali: 
di essere pronte a fare l’accordo sui nuovi comparti che non può essere utilizzato come alibi per ritardare l’apertura dei tavoli contrattuali. Tale accordo può essere raggiunto in tempi celeri con comparti che unifichino settori omogenei prevedendo al loro interno sezioni contrattuali e salvaguardando così le specificità e la rappresentatività.
che il contratto deve essere uno strumento di cambiamento della P.A. e di qualificazione dei servizi pubblici. Il lavoro pubblico va valorizzato, potenziato e qualificato. Per questo occorre andare verso una stagione
contrattuale innovativa che produca reali processi di cambiamento. In questo quadro temi come la revisione dei profili professionali, degli inquadramenti, della formazione come strumento di valorizzazione delle
carriere, maggiore ruolo per le RSU e per la contrattazione decentrata, sono questioni su cui il sindacato confederale è pronto a sfidare il Governo. Ribadire oggi il ruolo della contrattazione vuol dire riconfermare il
ruolo del CCNL come strumento di tutela dei diritti fondamentali e delle dinamiche retributive. Nel contempo deve essere pienamente liberata e valorizzata la contrattazione di secondo livello legata ad obiettivi, come
strumento di miglioramento dei servizi pubblici e aumento dell’efficacia della P.A. e qualificazione della spesa.
hanno ricordato inoltre che I lavoratori pubblici si sono fatti carico in questi anni della crisi subendo 6 anni di blocco contrattuale e i tagli di sistema determinati dalle politiche di austerità. Pertanto il tema della tutela salariale ed occupazionale rimane un punto fondamentale del confronto con il Governo sia in sede di discussione sulla Legge di Stabilità che in sede di tavoli contrattuali. Occorre garantire in maniera certa e sufficiente lo stanziamento di risorse utili a tutelare il potere d’acquisto delle retribuzioni dei lavoratori pubblici.
• ed infine che la contrattazione come strumento di innovazione della P.A. va prima di tutto esercitata e potenziata. Per tale ragione vanno superati i vincoli legislativi che oggi la limitano. Le innovazioni contrattuali devono essere rese pienamente esigibili poiché la stessa attività contrattuale e non la rigidità normativa è di per sé in grado di garantire la necessaria flessibilità nell’adeguamento ai cambiamenti organizzativi nella P.A.  A tal fine Cgil, Cisl e Uil sono impegnate a far si che la Delega sulla P.A. e i Decreti derivanti ristabiliscano il giusto rapporto tra contrattazione e legislazione dando piena effettività alle innovazioni introdotte con i contratti. 

Questi orientamenti generali che saranno portati al confronto con il Governo, dovranno essere oggetto di discussione e di approfondimento nelle strutture di Categoria, nelle RSU e tra i lavoratori sostenendo con la mobilitazione la
stagione contrattuale.

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