Febbraio 2021 – In data 16 febbraio 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 13che reca la disciplina per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/821 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2017, che stabilisce obblighi in materia di dovere di diligenza (“due diligence”) nella catena di approvvigionamento per gli importatori dell’Unione dei c.d. “minerali 3TG”, stagno, tantalio e tungsteno, dei loro minerali, e di oro, originari di zone di conflitto o ad altro rischio, di cui troverete il testo in allegato.
Il Ministero dello Sviluppo Economico è stato indicato come autorità nazionale competente per l’applicazione effettiva ed uniforme del regolamento e ne definisce le azioni necessarie a tale adempimento.
La catena di rifornimento dei beni oggetto del decreto (molto utilizzati per la fabbricazione di cellulari, computer e in generale apparecchi elettronici) è, come noto, spesso poco chiara. La loro estrazione può avvenire ricorrendo al lavoro forzato o ad altre violazioni dei diritti umani, favorendo altresì altri crimini come corruzione e riciclaggio di denaro. Inoltre, nelle regioni politicamente più instabili, il commercio di minerali e metalli 3TG può concorrere anche ad alimentare i conflitti in quanto gruppi armati utilizzano la compravendita di questi beni per finanziarsi.
Gli obblighi di dovuta diligenza, a livello europeo, si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2021 agli importatori della Ue che rientrano nel campo di applicazione dello regolamento: essi saranno soggetti, da parte dell’Autorità nazionale, a controlli ex post sul rispetto di tali obblighi e, qualora siano verificate infrazioni al regolamento, l’Autorità prescrive misure correttive ed, in caso di accertata inottemperanza a tali prescrizioni, la stessa emette sanzioni amministrative.
In Italia il regolamento, secondo il decreto 13/2021, è operativo dallo scorso 3 di marzo, un modo indiretto ma importante, anche di rendere il giusto rispetto dell’Ambasciatore Luca Attanasio, ucciso, con chi accompagnava la sua missione politica e umanitaria, in una terra, quella del Congo, martoriata dai conflitti, legati proprio all’estrazione e al commercio dei minerali in oggetto.
La Cisl ha sostenuto, in particolare attraverso la nostra partecipazione attiva presso il Punto di Contatto Nazionale Ocse (Pcn) per la condotta responsabile delle imprese multinazionali, il percorso di adozione del decreto 13/2021:
Questo provvedimento è per la Cisl un significativo primo passo per il controllo etico della catena di fornitura di questi importantissimi beni.
Riveste poi grande rilevanza l’estensione complessiva del concetto di due diligence non solo da un punto di vista fiscale, contabile e tecnico, ma anche nei confronti di obiettivi sociali come la tutela dei diritti umani, della dignità del lavoro, di una corretta concezione della responsabilità sociale d’impresa.
Segnaliamo, infine, che la Commissione Europea ha predisposto un portale di servizio e consulenza alle imprese proprio sull’adozione della “due diligence” e sui requisiti previsti dal regolamento Ue sui minerali provenienti da zone di conflitto.
Il portale è raggiungibile al seguente link:
[ https://ec.europa.eu/growth/sectors/raw-materials/due-diligence-ready_en ]Due diligence ready! | Internal Market, Industry, Entrepreneurship and SMEs (europa.eu)