Delibera Cipe sulle risorse dell’Edilizia Pubblica

Pubblicato il 17 Apr, 2018

17 Aprile 2018  – È stata pubblicata nei giorni scorsi sulla Gazzetta Ufficiale la delibera Cipe 127/2017 che ha riprogrammato le risorse messe a disposizione ai sensi della Legge per l’edilizia residenziale pubblica (L.457/1978) e non ancora utilizzate. Si tratta di un avanzo di 350 milioni di euro che verranno destinati ad interventi di riqualificazione energetica, alla messa in sicurezza antisismica degli edifici Erp e alla rigenerazione di quartieri degradati.

Gli interventi previsti dovranno seguire una serie di priorità ed essere coerenti con le policy dell’Unione Europea in materia di ambiante e sicurezza nell’edilizia pubblica. Inoltre, dovrà essere perseguito l’obiettivo “consumo suolo zero” attraverso il recupero edilizio ed urbano rispetto alla nuova edificazione. Sul totale delle risorse messe a disposizione, 250 milioni di euro serviranno per finanziare un programma integrato di edilizia sociale. Le proposte di interventi saranno individuate dai Comuni, dagli ex Iacp comunque denominati, dalle imprese e dalle cooperative di edilizia convenzionata. Con i restanti 100 milioni si effettueranno interventi nelle aree colpite dagli eventi sismici.

I programmi di intervento dovranno prevedere da un lato il recupero e la ristrutturazione degli immobili esistenti o la loro demolizione e ricostruzione ma anche una serie di servizi complementari. Infatti, gli alloggi che usufruiranno di un contributo pubblico a copertura totale del costo di realizzazione dovranno essere destinati alla locazione permanente con canone sociale, mentre quelli che avranno un contributo pubblico parziale saranno destinati alla locazione permanente o con patto di futura vendita al termine del periodo di locazione a canale agevolato.

Gli interventi realizzati dovranno essere conformi alla Direttiva 2013/31/UE sugli edifici a energia quasi zero. Bisognerà dunque garantire una prestazione energetica dell’immobile, con riferimento alle linee guida del decreto interministeriale 26 giugno 2015, pari almeno alla classe di efficienza A1 per gli interventi di recupero e riuso e pari alla più alta classe A4 di efficienza per gli interventi di sostituzione edilizia, demolizione e ricostruzione, nonché di nuova costruzione.
Inoltre si potrà utilizzare una quota fino al 20% del finanziamento pubblico per il recupero o la realizzazione di urbanizzazioni secondarie (asili nido, scuole materne e primarie, attrezzature sportive, ecc).
La ripartizione delle risorse terrà conto, oltre alla valutazione di merito dei progetti, delle domande di edilizia residenziale sociale presentate, della popolazione residente e del numero di famiglie in affitto.
La delibera infine riserva parte delle risorse (fino a 100 milioni di euro) alla realizzazione di programmi di edilizia residenziale sociale nelle aree colpite dai terremoti del 24 agosto 2016, del 26 ottobre 2016, del 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017.
I progetti, per poter ottenere i finanziamenti, dovranno rispettare tutti i requisiti di sostenibilità e sicurezza previsti per gli interventi da realizzare nelle altre zone d’Italia.

 

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