CISL
CISL

Aggiornamento Piano Asili Nido

E’ notizia di questi giorni l’avvio di un ulteriore Piano del Ministero dell’Istruzione e del Merito per gli asili nido finanziato con 734,9 milioni e diretto a aumentare di altri 30.000 posti l’obiettivo prima fissato in 264.480 dalla prima versione del PNRR (target che comprendeva anche i posti per la scuola dell’infanzia) e poi ridotto di oltre 100.000 posti, nella versione revisionata a causa delle difficoltà di attuazione dovute all’aumento delle materie prime e di conseguenza del costo dei progetti presentati nonchè dei rilievi della Commissione UE sulla non ammissibilità delle ristrutturazioni.

Questa partita molto delicata, sia per lo stretto legame con la finalità trasversale di tutte le missioni del piano di accrescere l’occupazione femminile sia per i profondi divari territoriali che la caratterizzano, ha presentato problemi di attuazione fin dall’inizio. La Cisl ha più volte richiamato il Ministero ad attenzionare il problema vista la scarsità in molti comuni, soprattutto quelli di piccole dimensioni e nelle zone interne, della capacità istituzionale necessaria per varare i progetti, appaltarli e farli partire.

Ora finalmente si cerca di porre rimedio a queste criticità emanando un ulteriore Piano diretto ai Comuni  in genere e a quelli sede delle quattordici Città metropolitane.

Il Decreto Ministeriale n. 79 del 30 aprile 2024 ai fini dell’ammissione ai finanziamenti ha utilizzato i seguenti criteri:

la copertura del servizio nella fascia 0-2 anni inferiore al 33%; rapporto tra la popolazione residente e il numero dei bambini nella medesima fascia (almeno 60 bambini).

Sulla base di tali criteri il D.M. (vedi All. 3 e All.4) individua un elenco di beneficiari e il relativo importo spettante in base al numero minimo di posti da attivare. Viene concessa però ampia flessibilità ai comuni con la possibilità di ridurre i posti assegnati del 20%.

Il 40% delle risorse viene destinato ai Comuni del Mezzogiorno mentre un 10% viene accantonato per eventuali adesioni di Comuni privi dei requisiti minimi e che si aggregano con comuni limitrofi.

Nel D.M. vengono fissati i costi di realizzazione che equivalgono a 24.000 euro per nuove costruzioni e demolizione e ricostruzione, 20.000 euro per riconversioni di edifici esistenti. Si ricorda che in entrambi i casi gli edifici non devono essere già destinati ad asilo nido.

I tempi sono molto stretti perché entro il 31 ottobre 2024 i Comuni devono aggiudicare i lavori.

Invitiamo le strutture coinvolte a seguire questa importante fase alla quale è legato non solo l’ampliamento dell’offerta dei servizi per l’infanzia ma anche l’aumento delle opportunità occupazionali degli educatori dei sevizi per la prima infanzia che già al momento sono difficilmente reperibili, soprattutto quelli con il titolo di studio terziario richiesto dalla normativa.

La Cisl ricorda inoltre che dall’utilizzo di tutti i finanziamenti e la realizzazione dei progetti deriverà la capacità o meno dei Comuni di adeguare l’offerta ai livelli essenziali delle prestazioni fissati nella legge di bilancio per il 2022.

Allegati a questo articolo

Condividi