Recovery Fund e Mes. Cgil Cisl e UIl aderiscono agli appelli dell’ Associazione “Salute Diritto Fondamentale” per sollecitare il Governo sull’utilizzo dei Fondi UE

Pubblicato il 18 Dic, 2020

8 dicembre 2020 – Cgil Cisl e Uil  insieme ad una ampia coalizione di Associazioni, hanno aderito agli appelli (vedi allegati) dell’ Associazione “Salute- Diritto Fondamentale” per sollecitare il Governo sull’utilizzo dei Fondi Ue. Sul tema le tre confederazioni avevano già inviato nei giorni scorsi al Governo e alla Conferenza delle Regioni, un Documento unitario contenente proposte in materia.

“L’emergenza sanitaria da Covid-19, e le gravi conseguenze sociali ed economiche che ha provocato, hanno sollecitato i Governi dell’Unione Europea a riconsiderare le politiche di austerity e a mettere finalmente a disposizione ingenti risorse per il rilancio dei Paesi colpiti dall’epidemia. Si tratta di una fondamentale e irripetibile occasione per potenziare e rilanciare il nostro welfare socio sanitario.

La pandemia ci ha confermato che è indispensabile rendere più forte il Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale e che priorità assoluta sono il rafforzamento e la ristrutturazione della rete dei servizi territoriali, incentrata sull’assistenza integrata sociosanitaria, avendo ben presente che la sua risorsa principale, come si è visto, è il Personale.

Il potenziamento dell’assistenza territoriale è parte di un disegno complessivo e unitario di rinnovamento del sistema sanitario e rappresenta un modo di concepire la sanità che riguarda tutti i livelli di assistenza, compresa ovviamente l’assistenza ospedaliera.

Le risorse che si renderanno disponibili possono permettere, finalmente, di realizzare un modello di salute nella Comunità, fondato su un “reale” equilibrio tra l’ospedale e il territorio. Un simile modello presuppone che i finanziamenti siano destinati a progetti con obiettivi chiari e verificabili: sarebbe imperdonabile fare errori o sprecarli”.

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