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Ddl anziani: approvazione Senato

Pubblicato il 20 Mar, 2023

E’ stato approvato dal Senato lo scorso 8 marzo il Disegno di Legge che contiene “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” senza voti contrari da parte dell’Assemblea. Sono stati apportati vari emendamenti al testo varato dal Consiglio dei Ministri, ed alcuni ordini del giorno, che però non ne modificano l’impianto originario. Il Ddl è stato trasferito alla Camera dei Deputati che avrà un tempo ridotto per discuterlo in quanto questa riforma deve essere varata entro il prossimo 31 marzo e pertanto è possibile che l’articolato venga approvato definitivamente senza ulteriori modificazioni.
Nell’audizione tenuta presso la Commissione X del Senato abbiamo espresso un parere complessivamente positivo sul provvedimento, che peraltro abbiamo contribuito a far inserire tra le riforme previste dal Pnrr e preparato attraverso le norme della Legge di Bilancio per il 2022 ed il Piano nazionale per la non autosufficienza 2022-2024.
Al contempo abbiamo indicato una serie di punti da chiarire, avanzando per alcuni di essi anche specifiche proposte emendative, che sono stati tutti oggetto di intervento da parte del legislatore. In particolare le nostre richieste di miglioramento hanno riguardato:

  • il rafforzamento della governance del sistema nazionale;
  • l’identificazione dei livelli essenziali delle prestazioni;
  • il potenziamento dell’integrazione nell’assistenza domiciliare;
  • la garanzia di qualità degli erogatori;
  • la tutela e qualificazione del personale impegnato nel settore e la valorizzazione del lavoro di cura informale svolto dai caregivers;
  • maggiori garanzie a fronte della nuova prestazione universale.
    Di seguito segnaliamo alcune delle innovazioni più significative introdotte dal Senato rispetto al testo del Governo:
    (Art.2)
  • Inserimento della riqualificazione dei servizi di semiresidenzialità, residenzialità temporanea o di sollievo e di coabitazione domiciliare;
  • ampliamento delle funzioni del CIPA che prevede anche il monitoraggio della nuova programmazione nazionale per gli anziani ed il compito di riferire al Parlamento;
    (Art.3)
  • estensione a tutte le persone anziane affette da patologie croniche che mettono a rischio l’autonomia di accedere alla valutazione multidimensionale, secondo linee guida definite a livello nazionale;
    (Art.4)
  • previsione dell’individuazione dei LEPS in un’ottica di integrazione con il LEA;
  • l’integrazione e il coordinamento dei servizi e terapie erogate a domicilio per il tramite di erogatori pubblici privati e del terzo settore, che possono garantire il coordinamento delle attività previste dal PAI;
  • inserimento di garanzie per le cure palliative a vantaggio degli anziani non autosufficienti o con malattie croniche ed evolutive;
  • precisazione dei criteri per l’autorizzazione e l’accreditamento indicando quelli strutturali, organizzativi e di congruità del personale cui vanno applicati i CCNL sottoscritti dalle Oo.Ss. comparativamente maggiormente rappresentative;
  • previsione della possibilità per l’anziano non autosufficiente di rivedere la scelta a favore della prestazione universale tornando a beneficiare dell’indennità di accompagnamento;
    (Art.5)
  • introduzione di standard formativi per gli assistenti familiari domiciliari secondo linee guida nazionali che definiscono le competenze anche pregresse, in linea con gli inquadramenti del CCNL del lavoro domestico più rappresentativo;
  • identificazione dei fabbisogni regionali di personale ampliata a tutti i professionisti afferenti il modello bio-psico-sociale, occupati in strutture pubbliche e private.
    Permangono invece le nostre perplessità in ordine al tema del finanziamento del provvedimento di riforma, la cui portata risulta fortemente ridimensionata dai limiti posti agli stanziamenti di bilancio in essere e dai vincoli assunzionali vigenti.
    Pertanto sarà determinante tenere ancora alto il livello dell’attenzione politica sulla riforma sia per una sua corretta e rapida attuazione attraverso i decreti legislativi, sia per verificare le reali intenzioni del Governo rispetto al suo finanziamento nel DEF e poi nella prossima Legge di Bilancio.

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