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Ddl povertà. L’intervento della Cisl all”Audizione presso l’XI Commissione Lavoro e Previdenza Sociale in Senato

Pubblicato il 13 Ott, 2016

 Roma, 11 Ottobre 2016 –  Alcune note di dettaglio sui provvedimenti per il contrasto alla povertà e per l’inclusione sociale contenuti nel Disegno di Legge Delega in discussione in Senato, illustrate dalla Cisl nel suo intervento alla XI Commissione Lavoro e Previdenza Sociale del Senato nell’Audizione dell’11 Ottobre 2016. Nell’occasione la Cisl ha espresso l’auspicio che la discussione apertasi sui provvedimenti contenuti nel Ddl povertà “possa determinare ulteriori miglioramenti al testo e che da quest’ultimo possa scaturire uno nuovo strumento di welfare, fortemente orientato a rafforzare interventi di inclusione sociale, simile a quello da noi disegnato”.

Positivo per la Cisl che per la prima volta in Italia si cerchi di contrastare la povertà in maniera strutturale. “Il Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale destina allo scopo 600 milioni per il 2016 e 1 mld dall’anno prossimo. Sommando i fondi passati siamo ad uno stanziamento superiore ad 1,5 miliardi annui. Finora non c’era mai stato uno stanziamento di simile entità. Prima le misure erano state sperimentali ed una tantum (dal reddito mo d’inserimento, fine anni ’90, alla social card e al SIA sperimentato nelle 12 città principali). Anche l’estensione del SIA partita ad inizio settembre su tutto il territorio nazionale costituisce, pur nella sua innovazione, un esperimento su larga scala su una parte della popolazione in povertà ed è vincolato nei fondi e nella durata. Lo stanziamento strutturale non è ancora sufficiente ad introdurre una misura universalistica e dunque, a nostro parere, ne va previsto un incremento progressivamente crescente negli anni a venire. Occorre infatti dare un orizzonte definito (ad es. un quadriennio) con un obiettivo chiaro, il sostegno di tutte le famiglie in povertà assoluta, ed incrementare le risorse negli anni in modo da raggiungerlo. Il governo ha più volte annunciato di voler incrementare il Fondo nella prossima Legge di Stabilità con 500 milioni annui. Ci auguriamo che tale cifra venga confermata nei prossimi giorni poiché costituirebbe un altro passo importante nella giusta direzione. Pensiamo che sia indispensabile per cogliere l’obiettivo del Reddito d’Inclusione che una parte rilevante delle risorse vadano destinate al potenziamento dei servizi necessari all’efficace applicazione dello strumento, che risultano particolarmente carenti in alcune zone del paese e da riorganizzare in altre. L’Alleanza contro la povertà, della quale la Cisl fa attivamente parte, ha elaborato e proposto l’adozione del Reis, come strumento di lotta alla povertà. Tale proposta è stata riconosciuta nel dibattito attuale come una delle più avanzate in campo. Il disegno di legge in esame già contiene alcuni importanti elementi del Reis, in parte recepiti dal governo ed in parte introdotti nel corso del passaggio alla Camera dei Deputati”. 

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