E’ stato pubblicato sul sito del Dipartimento per le politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri il testo definitivo del Piano nazionale per la famiglia 2025-2027.
Il Piano è l’esito di un lungo percorso di elaborazione, avviato nell’estate del 2023, che ha visto coinvolto l’Osservatorio nazionale sulla famiglia, nel quale siamo presenti come Cisl, attraverso il lavoro nei tre gruppi tematici definiti dal Dipartimento: welfare aziendale integrato; valorizzazione delle esperienze virtuose negli enti locali, sviluppo di reti tra enti del terzo settore). L’impegno dell’Osservatorio è stato finalizzato alla redazione delle schede/azioni ed all’interno di un quadro che prevede risorse costanti e normativa invariate.
Dentro questi vincoli abbiamo offerto il nostro contributo ad una programmazione che ha l’ambizione di essere maggiormente efficace delle precedenti pianificazioni perché orientata all’operatività e fortemente caratterizzata dal principio di sussidiarietà verticale – coinvolgendo i territori – ed orizzontale, chiamando in causa tutti gli attori istituzionali e sociali. Su quest’ultimo punto abbiamo evidenziato che la strategia deve coinvolgere tutte le rappresentanze sociali e non soltanto quelle a stretta vocazione tematica. Infatti nella logica della Cisl ciò che va considerato è l’ampio spettro di domande di assistenza dei lavoratori e delle lavoratrici e di quelle derivate dalla loro rete di relazione, in primo luogo quella famigliare.
Rimandiamo ad una nostra successiva comunicazione per una analisi più puntuale del testo del Piano. In questa sede rileviamo che esso contiene elementi apprezzabili, come: l’attenzione alla sostenibilità degli interventi ed una sequenza logica delle azioni previste; l’equilibrio tra attività lavorativa e vita famigliare; l’integrazione tra welfare aziendale e pubblico, promuovendo quello contrattuale; il sostegno attivo ai nuclei attraverso la rete dei servizi, entro cui debbono coerentemente collocarsi i centri per la famiglia. A tale proposito vi alleghiamo il recente decreto di ripartizione del Fondo Famiglia 2024 che finanzia questa tipologia di servizi, segnalandovi che tra l’altro sono chiamati ad attività di sostegno all’invecchiamento attivo.
Tra gli aspetti critici evidenziamo: un orientamento che a nostro avviso risulta troppo concentrato sul target delle famiglie con figli, a fronte della pluralità delle condizioni familiari che andrebbe maggiormente considerata (es. famiglie di anziani, con persone disabili nel nucleo, ecc.); una visione costruita sulle azioni a condizioni date, rinunciando ad obbiettivi di politica famigliare più ambiziosi (es. rafforzamento congedi parentali) e una matrice promozionale delle politiche famigliari dissociata da quella assistenziale per le famiglie fragili, che rischia di non considerare la logica di inclusione attiva che deve caratterizzare tutti gli interventi.
Abbiamo chiesto ed ottenuto che il lavoro dell’Osservatorio non si esaurisca nella redazione del Piano, ma che prosegua per seguirne l’implementazione e la verifica dei risultati.