Piano nazionale per la Famiglia

L’Osservatorio Nazionale sulla Famiglia, riunitosi il 10 agosto alla presenza della Ministra Bonetti, ha licenziato il Piano Nazionale per la Famiglia, congiuntamente alla sua Relazione Tecnica.

Come Cisl, abbiamo inteso partecipare attivamente alla definizione dei sui contenuti contribuendo alle elaborazioni in seno all’Osservatorio e ai suoi Gruppi di lavoro, intervenendo alla Quarta Conferenza Nazionale sulla Famiglia, intervenendo in qualità di esperti in due dei quattro webinar tematici tenuti a luglio/settembre 2021 e, infine, inviando documenti di proposta in vari momenti dell’iter, frutto del coinvolgimento dei vari Dipartimenti Confederali competenti.

Lo schema di Piano proposto appare ora complessivamente condivisibile, capace di restituire una sintesi dell’articolazione della tematica e di offrire uno “sguardo” familiare trasversale rispetto alle politiche settoriali. Opportunamente viene evidenziato, come elemento di valore, il percorso partecipato e coordinato che ha condotto alla stesura del Piano ed il quadro programmatorio delle politiche nel quale coerentemente ed in maniera complementare si va a collocare, in primo luogo il Family act. Tutto ciò con l’obiettivo condivisibile di offrire centralità e cittadinanza sociale alla famiglia definendo un quadro organico di politiche rivolte esplicitamente alla famiglia ed a valorizzare e sostenere le sue funzioni perché da essa passa non soltanto il benessere delle persone ma anche quello collettivo.

Il Piano sarà ora trasmesso alla Conferenza Unificata ai fini dell’acquisizione della prescritta Intesa, in esito alla quale il documento sarà pienamente efficace.

L’occasione dell’Osservatorio si è rivelata utile anche per avere dalla Ministra Bonetti rassicurazioni in merito al fatto che il taglio all’Assegno Unico previsto dal Decreto Aiuti Bis non sia strutturale e che resta un impegno condiviso quello di sostenere la clausola di salvaguardia. Anche sulla necessità di rivedere l’Isee in un’ottica di diminuzione del peso patrimoniale in campo di politiche familiari si è manifestato un ampio consenso, anche se è di tutta evidenza che l’attuale Governo non sia nelle condizioni istituzionali per interessarsi alla cosa.

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