A partire dallo scorso 2 gennaio è possibile richiedere la Prestazione universale prevista dalla normativa in materia di politiche per gli anziani non autosufficienti (artt.34-36 Decreto legislativo n.29/2024) tesa a favorire la domiciliarità e l’autonomia personale. La platea di riferimento è limitata agli anziani non autosufficienti, percettori dell’indennità di accompagnamento in condizioni di gravissimo bisogno assistenziale, ultra 80enni con Isee non superiore a 6000 euro.
La nuova prestazione, adottata in via sperimentale fino al dicembre 2026, assorbe l’indennità di accompagnamento e prevede una quota fissa monetaria pari alla medesima indennità ed una integrazione definita «assegno di assistenza» di 850 euro mensili.
La materia è stata oggetto di un Decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali (n.200 del 19/12/2024) che ha dettagliato gli indicatori per la definizione dello stato di bisogno assistenziale gravissimo sia nella componente sanitaria che in quella sociale e di un successivo messaggio dell’Inps relativo alle modalità per l’ottenimento del beneficio. Per una illustrazione più approfondita rimandiamo alla scheda pubblicata sul sito dell’Inps.
Ricordiamo che la normativa prevede espressamente che la domanda per l’ottenimento del beneficio possa essere presentata anche tramite gli Istituti di Patronato: procedura da incentivare tanto più a fronte di una nuova prestazione sperimentale rivolta a beneficiari particolarmente fragili e quindi con maggiori necessità di assistenza in tutte le fasi dell’iter di riconoscimento del diritto.
Stiamo valutando, in accordo con la Fnp e con il supporto tecnico dell’Inas, relativamente alle modalità attuative ed operative quali ad esempio: le procedure di presentazione della domanda; i criteri di classificazione adottati per la valutazione del bisogno assistenziale; le modalità di rinuncia al beneficio.