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Tavolo partenariato economico, sociale e territoriale: informativa del Ministro Speranza sulle misure del PNRR di titolarità del Ministero della Salute

Il 6 maggio 2022 si è tenuto un incontro del tavolo nazionale di partenariato del PNRR al quale ha partecipato il Ministro della Salute, On.le Speranza, che ha informato dello stato di attuazione delle misure previste nella Missione 6 “Salute” del PNRR. Aprendo la riunione il Ministro ha illustrato gli ultimi provvedimenti adottati dal Governo con particolare riferimento alla decisione del Consiglio dei Ministri di autorizzare l’adozione del Decreto su “Modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel SSN” anche in assenza dell’intesa della Conferenza Stato/Regioni.

Il Decreto, oggi all’esame del Consiglio di Stato, dovrà essere adottato, pena la perdita dei finanziamenti, entro il 30 giugno 2022: la ristrettezza dei tempi non ha reso possibile alcun rinvio ma vi è comunque stata ampia condivisione da parte delle Regioni essendo stata posta una questione di merito da una sola Regione.

Il Ministro ha poi proseguito illustrando lo stato di avanzamento rispetto alle altre componenti ed investimenti previsti nel PNRR (Riforma IRCCS, digitalizzazione, ammodernamento tecnologico etc), precisando che in ogni caso resta aperto il problema fondamentale delle risorse umane, la cui sola soluzione renderà possibile il raggiungimento degli obiettivi attesi.

A tal proposito ha ricordato che su questo tema sono stati fatti molti passi in avanti a partire dagli stanziamenti previsti nella Legge di Bilancio, al superamento dei tetti di spesa, alle somme investite nella formazione, all’aumento delle borse di studio delle scuole di specializzazione. Risultati conseguiti grazie alle pressioni messe in atto dalla Cisl attraverso il confronto della manovra economica. Tutto questo contribuirà a superare le difficoltà che oggi si registrano, fermo restando che occorreranno altri 2 o 3 anni per eliminare “l’imbuto formativo” venutosi a creare in questi anni a causa dei tagli ai finanziamenti.

Al fine di gestire le eventuali future emergenze sarà, inoltre, istituito un apposito hub antipandemico a Siena dotato di un team con i migliori professionisti del settore italiani ed esteri.

A temine del suo intervento il Ministro ha espresso apprezzamento per la qualità del nostro Sevizio Sanitario Nazionale che ha contribuito fattivamente alla tenuta sociale del Paese.

Nel corso del nostro intervento, pur esprimendo apprezzamento per quanto comunicato dal Ministro, abbiamo nuovamente evidenziato quelle che per noi rappresentano criticità da colmare ad iniziare dalla questione del personale.
In particolare:
– la certezza dei finanziamenti rispetto alle assunzioni necessarie dal momento che le risorse previste nel PNRR non sono strutturali e dopo il 2027 potremmo trovarci a gestire un ulteriore precariato che andrà ad aggiungersi a quello, già corposo, oggi esistente in sanità;
– le borse di studio, tema sul quale si sono fatti importanti passi in avanti (dalle 4000 alle attuali 12.000). In proposito abbiamo ribadito che alla luce dei futuri pensionamenti, questi numeri non saranno sufficienti a coprire le necessità;
– l’integrazione tra gli obiettivi della Missione 5 e della Missione 6 del PNRR che rimandano più in generale alla nevralgica area sociosanitaria ed in particolare a quella che insiste su disabilità e non autosufficienza, temi sui quali abbiamo insistito in ordine alla definizione dello specifico disegno di legge;
– la riorganizzazione degli IRCCS rispetto alla quale abbiamo chiesto la stabilizzazione del personale della ricerca e la loro giusta valorizzazione per contrastare il fenomeno della “fuga dei cervelli”.

Per quanto attiene il modello organizzativo proposto dal DM 71 riteniamo che le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità contribuiscano a dare una maggiore appropriatezza alle cure, anche se nel primo caso abbiamo sottolineato una debole integrazione con la componente sociale e nel secondo avevamo consigliato di evitare il termine “Ospedale” per non ingenerare facili confusioni e aspettative rispetto agli ospedali per acuti.

Il Ministro, nella sua replica, ha dato assicurazioni in merito alla volontà di continuare a lavorare sul tema delle assunzioni, che sarà anche oggetto di un tavolo specifico con le Regioni ed il MEF e ha chiesto alle parti sociali di continuare ad accompagnare il percorso di rafforzamento del fondo sanitario nazionale così come avvenuto in occasione dell’approvazione della legge di bilancio

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