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8 Marzo. Sbarra: “Serve una grande alleanza contro disparità salariali, discriminazioni, violenze sulle donne”

Pubblicato il 8 Mar, 2023

“Rispettare le donne vuol dire lavorare insieme per rendere migliore la nostra società. Serve una grande alleanza contro disparità salariali, discriminazioni, violenze sulle donne. Più occupazione, servizi sociali, sostegni a famiglie e maternità”. Così il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra in occasione della Giornata Internazionale della Donna che oggi viene celebrata da Cgil Cisl e UIl all’insegna dello slogan “Donne in prima fila per la loro dignità e per i diritti di tutte le persone. Dall’Iran all’Ucraina, dall’Afghanistan alla Birmania“. Molte le iniziative in tutto il paese, tra queste alle 18 di oggi a Roma Cgil Cisl Uil hanno deciso di manifestare, con una fiaccolata simbolica davanti all’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’IRAN, per esprimere solidarietà e vicinanza verso tutte le donne che lottano ogni giorno per la loro dignità e per i loro diritti.

“L’esperienza di questi difficili anni di mobilitazione contro la pandemia e la tempesta provocata dalla vile aggressione russa all’Ucraina, – sottolinea Sbarra – ci richiama al senso più vero e profondo dell’8 marzo: l’impegno costante per la libertà e le tutele di tutte le donne, ovunque nel mondo.

Libertà, innanzitutto, da quel tetto di cristallo che ne ostacola la piena realizzazione, ancora e purtroppo anche in Italia. Vale la pena di ricordarlo, il nostro Paese si conferma agli ultimi posti in Europa per tassi di occupazione femminile. E non è solo un discorso di quantità, ma di qualità del lavoro che viene offerto: troppo il part-time involontario, la precarietà, la scarsa valorizzazione delle competenze e dei titoli di studio.

Divari che vanno colmati prima di tutto sul versante culturale, superando gli stereotipi che assegnano esclusivamente alla donna il lavoro di cura. Fondamentale è l’alleanza con la scuola, come pure un forte investimento pubblico e contrattuale che risponda a nuove esigenze delle famiglie, al consolidamento di strumenti partitari di conciliazione vita-lavoro, al rilancio – da Nord a Sud – di servizi pubblici fondamentali per promuovere l’inclusione delle lavoratrici nel circuito produttivo, a partire dagli asili e dal supporto alla non autosufficienza.

Garantire alle donne la partecipazione al mercato del lavoro, un reddito adeguato, una casa sicura, un’occupazione dignitosa, significa contrapporsi nella maniera più efficace alla violenza di genere, ovunque essa si verifichi, e spezzare quella catena di dipendenza che oggi impedisce a tante di denunciare ed essere libere.

Abbiamo bisogno di affermare il valore della solidarietà tra donne e uomini come base di un’azione collettiva anche a livello internazionale.

Anche per questo sosteniamo la battaglia per la libertà delle donne iraniane da un regime dispotico che le ha private dei più elementari diritti. O quella delle donne afghane, private della libertà di studiare, di lavorare e di partecipare alla vita sociale.

Ecco perché quest’anno, insieme a Cgil e Uil, abbiamo voluto mobilitarci a sostegno di tutte coloro che in questi e in molti altri Paesi vivono sulla propria pelle il dramma dell’oppressione.

Lo faremo a Roma, in occasione della Giornata internazionale della donna, attraverso una fiaccolata simbolica davanti all’ambasciata della Repubblica islamica dell’Iran, chiedendo con forza rispetto dei diritti, tutele e uguaglianza.

Per dare un segno concreto di aiuto, destineremo le risorse del nostro “Fondo 8 Marzo” ad iniziative e campagne volte a sostenere i diritti delle donne iraniane” conclude il leader della Cisl.

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