Inflazione. Sbarra al Congresso della Cisl Lombardia: “Serve un accordo sulla politica dei redditi per tutelare i salari e le pensioni”

Pubblicato il 1 Apr, 2022

“È importante il segnale di attenzione del premier con la convocazione del sindacato giovedì prossimo. Dobbiamo bloccare questa grave impennata  inflattiva che sta penalizzando i redditi dei lavoratori, dei pensionati e di tante famiglie italiane, oltre a rallentare i consumi e la ripresa economica del paese”.’ Lo ha detto a Milano il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra chiudendo i lavori del XIII Congresso regionale della Cisl Lombarda. “A distanza di 30 anni esatti dai grandi accordi anti inflazione che caratterizzarono quella stagione, oggi si ripropone l’esigenza di un nuovo accordo sulla politica dei redditi. Il governo, in questi ultimi mesi, ha adottato importanti misure legislative  per sostenere le fasce deboli e le famiglie, tassando gli extra profitti delle aziende energetiche e reinvestendo parte delle entrate su extra gettito iva per ridurre il prezzo della bolletta energetica, del carburante e per salvaguardare alcuni settori industriali e comparti in difficoltà. Sono state misure doverose che vanno nella giusta direzione e che abbiamo apprezzato. Ma noi pensiamo che vadano rafforzate. Ecco perché stiamo chiedendo al governo ed al parlamento di valutare la possibilità, al fine di rendere ristori e sostegni permanenti e strutturali, di uno scostamento di bilancio. Servono maggiori risorse per aiutare lavoratori, pensionati, famiglie, imprese e settori economici in difficolta. Noi consideriamo tutto questo debito buono perché solo cosi potremo attutire gli effetti dell’impennata dei prezzi e delle tariffe. La strada per noi resta quella di un patto sociale su una nuova politica dei redditi che passa, tra l’altro, da una riforma fiscale a sostegno dei reddito medio-popolari del lavoro e delle pensioni. Bisogna detassare i frutti della contrattazione di primo e secondo livello, ed in particolare gli accordi di produttività, a cui va tolto il criterio di incrementalità. Occorre fare politiche di crescita salariale e di vera redistribuzione del reddito a favore delle fasce deboli. Serve una nuova politica industriale ed energetica ed un grande investimento sui fattori di produttività e sulla formazione accelerando gli investimenti previsti dal PNRR”.

E ieri a margine del Congresso circa le ricadute economiche del conflitto in Ucraina: “Le ricadute sono forti, – ha osservato – c’è questa fiammata dell’inflazione, questo aumento dei prezzi dell’energia, delle materie alimentari. Molte imprese soffrono per la mancanza di materie prime e anche per questa difficoltà lungo le catene di approvvigionamento. Ecco perché – ha ribadito – stiamo chiedendo al governo un confronto urgente per liberare risorse finalizzate a sostenere i redditi da lavoro dipendente, i pensionati, le famiglie, e anche quelle imprese in difficoltà soprattutto quelle energivore”. Per il segretario della Cisl fondamentale ” attivare un confronto con il governo e rilanciare il tema della politica energetica a livello europeo“. Gli investimenti sul tema della transizione energetica, tecnologica e digitale sono consistenti, però’ pensiamo si possa avviare una fase di confronto in sede europea per una possibile rinegoziazione che rafforzi gli investimenti soprattutto sulle infrastrutture e sulla politica energetica” -ha sottolineato.

Bene ha fatto il governo italiano a porre il tema di un tetto unico, calmierato al prezzo del gas in Europa, anche per evitare speculazioni . L’Europa – ha aggiunto – deve darsi un nuovo recovery energia che accompagni gli Stati membri a governare questa condizione di emergenza energetica”. Una volta “Mandata in avanti la sospensione del patto di stabilita’” bisogna “mettere insieme risorse, progetti, tecnologia e ricerca per costruire in Europa una politica energetica comune” ha sottolineato ancora Sbarra aggiungendo: “Il governo, in questi ultimi mesi, ha adottato due importanti decreti: il sostegni ter e il decreto energia per sostenere le fasce deboli e le famiglie, per ridurre il prezzo della bolletta energetica e per sostenere alcuni settori industriali e comparti in difficolta’. Sono misure doverose, vanno nella giusta direzione, e noi pensiamo che vadano rafforzate. Ecco perché’ stiamo chiedendo al governo e al parlamento di valutare la possibilità di uno scostamento di bilancio. Servono risorse – ha ribadito – per sostenere ancora famiglie, settori economici in difficoltà. Noi consideriamo tutto questo debito buono, ecco perché’ – ha aggiunto – la partita la si deve giocare a livello nazionale ed europeo”.

Commenta poi la possibilità’ di un aumento della spesa italiana per le armi fino al 2% del Pil. “Pensiamo che gli impegni assunti nel 2014 in sede Nato vadano rispettati così’ come gli affidamenti riconfermati a marzo al vertice europeo. Bisogna assicurare una modulazione diversa, serve più’ gradualità – ha osservato – anche per fronteggiare questa difficile emergenza economica e sociale che sta tenendo in sofferenza il paese”. E poi “bisogna fare un grande lavoro in Europa: costruire una politica di difesa comune in Europa e da questo punto di vista, fa bene il governo a garantire la piena coerenza con gli impegni che sono stati assunti in sede internazionale” ha concluso.

Cronache dal congresso

a cura di CISL TV

Immagini dal congresso

28 Maggio

28 Maggio

Le immagini del quarto giorno (fai click sulla foto per ingrandire)

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