“L’’accordo siglato oggi presso il Ministero del Lavoro sul tema del lavoro agile in tutto il sistema privato è un vero punto di svolta per diversi motivi: contribuirà a nuovi modelli di organizzazione del lavoro, a maggiore produttività, a maggior benessere lavorativo, alla parità di genere e a nuovi modelli di convivenza. E lo fa trovando un punto di equilibrio tra tutte le organizzazioni sindacali e datoriali, fornendo linee guida per regolamentare il lavoro agile in maniera adattabile alle singole realtà lavorative” . Così il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra in una nota.
“Un accordo quadro ‘leggero’, come quello siglato, è la strada più adatta, per orientare la contrattazione collettiva e non sostituirsi ad essa, tenendo insieme opportunità e tutele per i lavoratori e miglioramento della produttività.
Accordo ‘leggero’ – aggiunge il leader della Cisl – non significa tuttavia che sia di deboli contenuti, è anzi vero il contrario. Il testo infatti recepisce, nel complesso, le richieste della Cisl. In particolare apprezziamo:
- i principi della volontarietà e dell’alternanza tra giornate in presenza e giornate da remoto
- la possibilità di accesso al lavoro agile per tutti i lavoratori inseriti nelle aree organizzative in cui viene utilizzato,
- l’obbligo di individuare una fascia di disconnessione, con specifiche misure tecniche e organizzative per garantirla
- che la strumentazione tecnologica e informatica debba essere fornita, di norma, dal datore di lavoro
- il diritto allo stesso trattamento economico e normativo, inclusi premi di risultato, welfare aziendale e benefit
- l’impegno delle parti a promuovere il lavoro agile nella garanzia di parità tra i generi
- l’impegno a facilitare l’accesso al lavoro agile per i lavoratori in condizioni di fragilità e di disabilità che lo richiedano
- l’impegno a percorsi formativi specifici, accanto al diritto di essere inseriti nei normali percorsi di sviluppo professionale.
Infine è positivo che il testo preveda un incentivo pubblico destinato alle sole aziende che regolamentino il lavoro agile con accordo collettivo in attuazione di questo testo e che ne prevedano un utilizzo equilibrato tra lavoratrici e lavoratori, un punto su cui la Cisl ha insistito dall’inizio per contribuire ad una diffusione del lavoro agile con modalità corrette.
Per il sindacato è una nuova sfida, che richiede capacità contrattuali totalmente innovative, molte ancora da immaginare e costruire, a partire dalle molte intese già siglate in diverse aziende e settori”.