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Lavoro agile. Sbarra: “Accordo quadro è punto di svolta nell’organizzazione del lavoro e nella valorizzazione della contrattazione”

Pubblicato il 7 Dic, 2021

“L’’accordo siglato oggi presso il Ministero del Lavoro sul tema del lavoro agile in tutto il sistema privato è un vero punto di svolta per diversi motivi: contribuirà a nuovi modelli di organizzazione del  lavoro, a maggiore produttività, a maggior benessere lavorativo, alla parità di genere e a nuovi modelli di convivenza. E lo fa trovando un punto di equilibrio  tra tutte le organizzazioni sindacali e datoriali, fornendo linee guida per regolamentare il lavoro agile in maniera adattabile alle singole realtà lavorative” . Così il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra in una nota.

“Un accordo quadro  ‘leggero’, come quello siglato,  è  la strada più adatta, per orientare la contrattazione collettiva e non sostituirsi ad essa, tenendo insieme opportunità e tutele per i lavoratori e miglioramento della produttività.

Accordo ‘leggero’ – aggiunge il leader della Cisl – non significa tuttavia che sia di deboli contenuti, è anzi vero il contrario. Il testo infatti recepisce, nel complesso, le richieste della Cisl. In particolare apprezziamo:

  • i principi della volontarietà e dell’alternanza tra giornate in presenza e giornate da remoto
  • la possibilità di accesso al lavoro agile per tutti i lavoratori inseriti nelle aree organizzative in cui viene utilizzato,
  • l’obbligo di individuare una fascia di disconnessione, con specifiche misure tecniche e organizzative per garantirla
  • che la strumentazione tecnologica e informatica debba essere fornita, di norma, dal datore di lavoro
  • il diritto allo stesso trattamento economico e normativo, inclusi premi di risultato, welfare aziendale e benefit
  • l’impegno delle parti a promuovere il lavoro agile nella garanzia di  parità tra i generi
  • l’impegno a facilitare l’accesso al lavoro agile per i lavoratori in condizioni di fragilità e di disabilità che lo richiedano
  • l’impegno a percorsi formativi specifici, accanto al diritto di essere inseriti nei normali percorsi di sviluppo professionale.

Infine è positivo che il testo preveda un incentivo pubblico destinato alle sole aziende che regolamentino il lavoro agile con accordo collettivo in attuazione di questo testo e che ne prevedano un utilizzo equilibrato tra lavoratrici e lavoratori, un punto su cui la Cisl ha insistito dall’inizio per contribuire ad una diffusione del lavoro agile con modalità corrette.

Per il sindacato è una nuova sfida, che richiede capacità contrattuali totalmente innovative, molte ancora da immaginare e costruire, a partire dalle molte intese già siglate in diverse aziende e settori”.

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