Mezzogiorno. Sbarra al Congresso della Cisl Sicilia: “Non sprecare l’occasione del Pnrr. Bisogna aprire una nuova fase di concertazione per favorire lo sviluppo”

Pubblicato il 1 Mar, 2022


“I numeri che oggi inchiodano purtroppo la Sicilia a livelli occupazionali tra i più bassi d’Europa, specialmente nella dimensione giovanile e femminile, con un tasso inferiore al 33 per cento, sono una ferita che va sanata con un grande patto sociale per lo sviluppo ed il lavoro tra le istituzioni e le parti sociali per non sprecare la grande opportunità del PNRR”. Lo ha detto oggi a Taormina il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a margine del Congresso regionale della Cisl siciliana. “Oggi non abbiamo bisogno di un meridionalismo piagnone che si limita alla denuncia o peggio ancora che si arrovella in uno sterile populismo. Bisogna aprire una nuova fase responsabile e partecipata in Sicilia ed in tutto il Sud, progettando rapidamente le opere pubbliche, ma vincolando anche le ingenti risorse europee del PNRR e quelle nazionali all’assunzione di giovani e donne a tempo indeterminato. Basta soldi a pioggia senza un impegno preciso delle aziende pubbliche e private al rispetto dei contratti, della stabilità e sicurezza sul lavoro. Dobbiamo fare un grande patto a livello nazionale e regionale per sbloccare le grandi opere, rilanciare i piccoli e medi cantieri che generano crescita e fanno uscire dall’isolamento le aree interne. Penso all’urgenza di riqualificare il sistema portuale, portare a compimento le ZES, affrontare il problema delle ferrovie, come la tratta Palermo-Catania che attende da anni il raddoppio dei binari. Per non parlare della manutenzione degli acquedotti e di una riqualificazione idrogeologica che invoca da anni un Piano Nazionale di messa in sicurezza dei territori, del risanamento del suolo, del riscatto delle zone interne. Va messa in campo una fiscalità di vantaggio specifica per le regioni del Sud e leve di sviluppo per una politica industriale meridionale ben connessa alle dinamiche 4.0 e alle tante altre risorse produttive dei territori. Va riscattato il sistema ospedaliero e della medicina territoriale, sbloccate le assunzioni e le stabilizzazioni nella sanità, nell’istruzione, nella PA per migliorare servizi, formazione, mobilità, sostegno alla terza età, estendendo i diritti di cittadinanza”.

E a margine, sempre in tema di risorse del Pnrr, il leader della Cisl ha sottolineato come per il rilancio del Sud, occorra “investire sia sulle tecnologie che sulle persone”. E più in generale è tornato sulla necessità di cogliere “questa formidabile opportunità davanti a noi di avere tante risorse che ci arrivano dall’Unione europea che dobbiamo sapere investire sui temi dell’innovazione, della digitalizzazione, di una nuova visione di politica industriale, di politica energetica e ambientale a cui dobbiamo collegare anche un forte investimento sulla politica sociale. L’investimento sulle tecnologie e sulle macchine deve essere accompagnato da un grande investimento sulle persone, sul lavoro, sul capitale umano”.

“Dobbiamo costruire una nuova politica energetica in questo paese, questo significa triplicare la produzione di gas, investire sui combustibili verdi e sull’economia circolare e assicurare maggiori interventi sulle rinnovabili, per poi far crescere una cultura per quanto riguarda il risparmio energetico. Non possiamo accettare – prosegue Sbarra – che la crisi rallenti tutte le nostre attività economiche, già in difficoltà per l’aumento del costo dell’energia, e per la mancanza di materie prime. Ecco perché il governo deve darsi subito una visione: da un lato bisogna sostenere le famiglie in difficoltà, lavoratori dipendenti e pensionati, dall’altro bisogna sostenere filiere industriali e produttive che stanno terribilmente soffrendo per l’impennata dei prezzi energetici e per la fiammata inflazionistica”.

Cronache dal congresso

a cura di CISL TV

Immagini dal congresso

28 Maggio

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Le immagini del quarto giorno (fai click sulla foto per ingrandire)

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