
“Inclusione e solidarietà – ha aggiunto il sindacalista – sono elementi determinanti su cui ripensare una politica sull’immigrazione saldata ad una strategia comunitaria lungimirante. La sfida di una integrazione sostenibile nel lavoro è una frontiera morale ed economica che non possiamo disertare. L’Unione deve rispondere compatta, gli egoismi sono ancora troppi: il Regolamento di Dublino sia riformato nella direzione di una piena assunzione di responsabilità di tutti gli Stati. Ma nel frattempo le persone vanno salvate, non c’è argomento, politico o tecnico che sia, che giustifichi la perdita di una vita umana”.
“La svolta per lo sviluppo – ha sottolineato ancora Sbarra – parte da qui, da tutti noi, dalla capacità del Governo di lavorare insieme ai corpi intermedi per sbloccare gli investimenti che servono a dare certezze a milioni di persone, a restituire stabilità a milioni di giovani e meno giovani incastrati nel lavoro povero, a genera è intervenuta dal re occupazione di qualità e politiche sociali che sostengano le famiglie, gli anziani, i non autosufficienti e le tante marginalità che abitano le nostre comunità. Serve uno scatto nelle politiche pubbliche che dia voce ai bisogni profondi delle persone, spezzi le catene della paura e promuova un Patto comunitario da cui dipende la crescita civile, morale ed economica di tutto Paese”, ha concluso.
E sulla ‘straordinaria’ manifestazione contro il razzismo ed ogni forma di discriminazione cui hanno partecipato più di 200 mila persone è intervenuta anche la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan dal suo account twitter: “un segnale importante – ha osservato – tanti militanti anche della Cisl, dell’Anolf, delle categorie. Un solo slogan: prima le persone. Questa è l’Europa e l’Italia dell’integrazione che bisogna costruire”.



