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Sbarra all’All’Assemblea organizzativa della Filca-Cisl nazionale: “Dobbiamo guidare il cambiamento, incalzando e sfidando Governo e Imprese su un nuovo patto sociale”

Grazie a tutta la comunità della Filca Cisl per aver avuto la capacità di intercettare i cambiamenti del mercato del lavoro ma soprattutto per avere una visione del futuro che le ha consentito di incrementare le adesioni tra i giovani, diventando la prima organizzazione sindacale tra gli edili”. Così il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra intervenuto all’Assemblea organizzativa della Filca-Cisl nazionale a Torino al Mauto.
“Stanno aumentando i nostri iscritti tra i lavoratori attivi in tutte le categorie ed aumentano anche i servizi che offriamo a lavoratori e cittadini. In ogni appuntamento per le elezioni delle Rsu sia nei settori privati che pubblici le liste della Cisl primeggiano. Ma possiamo fare ancora di più sul piano dei proselitismo, del rapporto con i giovani, sulla formazione, la comunicazione” ha sottolineato esprimendosi anche sulla manovra: “Dobbiamo migliorarne i contenuti cambiando le parti più inique a partire dalle pensioni. Ma dobbiamo ambire anche a guidare il cambiamento, incalzando e sfidando Governo e Imprese su un nuovo patto sociale. Va indicato un cammino che passa dalla difesa ed il riscatto del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati, da una nuova politica dei redditi, dal rilancio e la redistribuzione di produttività e crescita, dall’azzeramento dei morti sul lavoro, dallo sblocco delle infrastrutture e dalla ripartenza del Sud. In questo solco va la nostra proposta di una grande manifestazione sindacale da svolgere di sabato aperta a tutte le forze riformiste e responsabili. Oggi più che mai – ha detto Sbarra “c’è bisogno di tutta la forza e la responsabilità della Cisl. Questo è anche il senso profondo della nostra assemblea organizzativa. Lo stiamo facendo con la grande campagna di raccolta firme per la nostra Pdl sulla partecipazione, giunta all’ultimo miglio. Applicare l’art, 46 della Costituzione e far partecipare i lavoratori agli utili aziendali è la vera riforma istituzionale che serve al Paese”.
E a margine dell’Assemblea il leader della Cisl si è anche espresso sul tema delle riforme istituzionali: “Siamo alle battute iniziali” ha ricordato chiedendo al governo “di aprire un confronto con le parti sociali per entrare nel merito delle grandi riforme istituzionali. Se c’è un messaggio che mando al governo è quello di non parlare solo di riforme istituzionali e costituzionali collegate al premierato e al presidenzialismo, ma di valutare che c’è una vera grande riforma istituzionale che si può fare oggi in questo Paese, quella della partecipazione, della democrazia economica. La Cisl è stata sempre aperta, senza pregiudizi a discutere di riforme istituzionali e costituzionali. Per noi vale il principio che i governi debbano assicurare stabilità vera, governabilità per poter attuare i programmi sui quali chiedono la fiducia ai cittadini e agli elettori. Certo, governabilità e stabilità devono coniugarsi con la partecipazione e con la valorizzazione del pluralismo politico e sociale”, ha aggiunto Sbarra.
“Il nostro grande obiettivo deve rimanere quello di salvare le persone, di assistere quanti scappano via dalle guerre, dalle violenze, dalle persecuzioni e il modo per farlo e’ quello di organizzare accoglienza, integrazione e redistribuzione”. Ha poi aggiunto Sbarra, parlando dell’accordo con l’Albania sui migranti. “Da questo punto di vista – ha detto – bene gli accordi, ma l’Europa deve osare di piu’ e dare un grande segnale di solidarietà e di sostegno a questo fenomeno che diventa sempre piu’ urgente e traumatico”.
E replicando al leader della Cgil Maurizio Landini che ha parlato di subalternità della Cisl in relazione alla mancata adesione allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil. “A Landini dico di tornare a vestire i panni del sindacalista e di evitare di avventurarsi in ragionamenti tutti orientati al profilo politico e partitico. Landini si è lasciato andare a qualche caduta di stile parlando di una Cisl un po’ subalterna ai governi. Se significa coltivare e praticare il valore dell’autonomia, noi continuiamo a essere questo sindacato”- ha concluso.

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