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Industria: Furlan, il Governo rilanci la chimica pulita e rafforzi gli investimenti dell’Eni

Pubblicato il 5 Dic, 2015

Nel corso dell’ Assemblea nazionale di tutti i delegati del gruppo Eni all’ Angelicum di Roma, Cgil Cisl e Uil hanno deciso di proclamare 8 ore di sciopero il 20 gennaio per tutti i lavoratori del gruppo Eni contro lo smantellamento della chimica italiana. “Questo sciopero, ha spiegato il segretario generale della Femca-Cisl, Angelo Colombini, “punta ad ottenere dall’Eni il mantenimento della politica industriale che non è soltanto il petrolio ma anche la chimica, che non è soltanto la perforazione ma anche l’ingegneria”. Il 17 dicembre, invece, “faremo una manifestazione a San Donato perché in quella sede si deciderà la sorte della chimica italiana del gruppo Eni. Si deciderà se vendere una quota di Versalis ad un fondo di investimento internazionale”. Ed a ribadire come la cessione di Versalis sia è una scelta”sbagliata” per i lavoratori e per il Paese, è stato il Segretario confederale della Cisl, Giuseppe Farina, anche lui nel corso dell’Assemblea dei rappresentanti dei lavoratori della chimica del gruppo Eni. “Siamo di fronte ad una scelta di Eni sbagliata non solo per i lavoratori e per l’occupazione ma sbagliata per il Paese” ha detto ricordando che “abbiamo da poco condiviso un progetto di rilancio della chimica con Eni verso la produzione verde che è ciò che va perseguito”. “Il governo deve decidere, ha proseguito Farina, come può avere un’industria in questo Paese senza un pezzo fondamentale che è la chimica? Ed Eni dovrebbe fare scelte industriali e non pensare solo a fare cassa”. Ed in un tweet inviato dal suo profilo, La Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha comunicato la vicinanza sua e di tutta la Cisl alle iniziative di protesta promosse da Femca, Filctem, Ultec, invitando il Governo a rilanciare la chimica pulita ed a rafforzare Eni. “No al disimpegno. Pieno sostegno alla protesta unitaria delle categorie”- scrive nel tweet la leader di Via Po.

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