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Giornata Internazionale del Migrante. La Cisl impegnata per il rispetto dei diritti universali dei migranti, l’accoglienza, e la solidarietà

Pubblicato il 18 Dic, 2015

Roma, 18 dicembre 2015. “La Cisl è impegnata per il rispetto dei diritti universali dei migranti, l’accoglienza, e la solidarietà”. E’ quanto si legge in un tweet della Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, postato insieme alla locandina realizzata dalla Cisl Nazionale e dall’ Anolf, l’Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere della Cisl, per la Giornata Internazionale del Migrante che si celebra oggi.

“Nella Giornata internazionale dei Migranti come Cisl vogliamo porre l’accento sulla solidarietà e sull’accoglienza. Proprio nell’anno giubilare della misericordia-  ha aggiunto anche Liliana Ocmin Responsabile Dipartimento Donne Immigrati Giovani della Cisl e Coordinatrice Nazionale Donne Cisl – il nostro Paese è stato crocevia dei sogni e delle speranze, purtroppo anche delle tragedie, di migliaia e migliaia di immigrati e rifugiati che fuggono da guerre e sofferenze. Questa giornata può essere una seria e concreta occasione di riflessione sui temi dell’immigrazione e dell’emigrazione. Auspichiamo che quanto visto finora rimanga nella memoria e sia da monito per migliorare sempre più le politiche di accoglienza e di integrazione, ma sia anche la leva per avviare concretamente una politica di governance europea, non solo per redistribuire le presenze, ma anche per concretizzare quel processo di sostegno a chi emigra ed a chi accoglie: solo così, infatti, si potrà costruire una società coesa e rispettosa della persona”. “Come Cisl- conclude Ocmin- siamo pronti a fare la nostra parte ed a sostenere in tutte le sedi quanto indicato anche nel manifesto prodotto per questa giornata. “Il dovere dell’accoglienza, il diritto all’integrazione”. La solidarietà unisce i popoli e le persone della terra, aiuta a debellare guerre e miseria e distruzione”.

“Il 2015 verrà ricordato come un anno di sofferenza umana e di tragedie dei migranti. E’ ormai tempo di imprimere una svolta e una decisa accelerazione – afferma Mohamed Saady Presidente Nazionale Anolf – sia sotto il profilo normativo che degli interventi concreti sia all’integrazione degli immigrati che lavorano nel nostro Paese sia all’accoglienza e protezione per i rifugiati e minori migranti, quindi è necessario adoperarsi affinché non si ripetano le orribili tragedie che nel 2015 hanno segnato la morte di migliaia di persone tra cui molti bambini. “Bisogna condividere in modo più giusto – continua Saady – le responsabilità tra i 28 Paesi, accettando una semplice verità: l’Europa è un continente di immigrazione, ma non abbiamo ancora una politica comune di gestione dei flussi ed è per questo motivo che è urgente una solid anti trafficking policy con misure adeguate al monitoraggio delle acque del Mediterraneo.
“Dobbiamo continuare come ANOLF il lavoro di accoglienza, ascolto e mediazione culturale. Gli immigrati socialmente emarginati e culturalmente esclusi rischiano di diventare, più di altre figure sociali, facile preda dell’indottrinamento jihadista. Per queste ragioni, oggi più che mai, presidiare il nostro segmento di solidale convivenza multietnica, multiculturale, multireligiosa riveste un grande rilievo etico, sociale e politico contro tutte le forme di discriminazione e contro il crescente sentimento islamofobo”. Come ribadito dal Segretario Generale della CISL – Annamaria Furlan – occorre avviare un percorso permanente di confronto e di iniziative comuni con le Comunità islamiche in Italia finalizzato all’integrazione sociale nel rispetto delle fedi, delle culture, delle identità e contro il terrorismo che demarchi con assoluta chiarezza un islam autentico, tollerante e non violento. “Negli anni in Italia – prosegue Saady – si sono adottate politiche improntate alla paura e alla chiusura, quasi che l’immigrazione fosse percepita come un fenomeno inaspettato o passeggero e non come un elemento fondamentale e costante di sviluppo e progresso nella storia del nostro Paese. “L’Anolf Nazionale – ribadisce Saady – ritiene che sia giunta l’ora di una diversa politica nazionale sull’immigrazione che renda credibile la sfida impegnativa dell’integrazione sociale a tutti i livelli, e quindi con coerenza e rigore si affrontino temi cruciali come la riforma della legge Bossi-Fini che si è rilevata inefficace ed iniqua, la regolamentazione dei flussi migratori, il riconoscimento del diritto di voto amministrativo, una legge quadro a sostegno dei richiedenti asilo e protezione umanitaria e la riforma del diritto di cittadinanza (Legge 91/92) per i figli degli immigrati nati e cresciuti in Italia. Questa Giornata  – conclude Saady – è un’occasione per ribadire con forza che la solidarietà non ha colore e che da parte della politica tutta devono giungere risposte coerenti, complete, fondate sui diritti umani per tutelare e proteggere le persone che fuggono da guerre e persecuzioni”.

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