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Giornata Mondiale del Rifugiato. Furlan: “Sia l’occasione per scuotere le coscienze dei governi europei e dare un futuro ai minori non accompagnati”

Pubblicato il 20 Giu, 2016

Roma, 20 giugno 2016- “La ‪#‎Giornatamondaledelrifugiato‬ scuota le coscienze dei governi europei. Accogliere chi fugge dalla guerra, dalle persecuzioni e dalla fame è un dovere morale universale”. Lo scrive dal suo account twitter personale la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, sollecitando un impegno responsabile dei Governi Europei sulla vicenda dei rifugiati e dei profughi molti dei quali sono bambini in tenera età bisognosi di assistenza e di cure.
E unitariamente il sindacato italiano ha voluto dedicare la Giornata Mondiale del Rifugiato, proprio a “quei bambini ed adolescenti – si legge in una nota congiunra – che hanno affrontato spaventosi rischi per arrivare in Europa, attraversando il deserto del Sahara, tra privazioni e violenze; caricati su gommoni e carrette del mare e lasciati al loro destino da trafficanti criminali”. Nell’esprimere “grande preoccupazione per la deriva culturale ed etica rispetto al tipo di accoglienza messa in campo per i minori non accompagnati che rischiano di essere segregati, ed esposti a fenomeni di ghettizzazione ed emarginazione” Cgil, Cgil, Uil chiedono al Governo e all’UE di uscire escano dalla gestione emergenziale” e di “istituire corridoi umanitari per questi piccoli rifugiati, creare per loro ponti e non muri, offrire una volta arrivati in Europa un percorso concreto di accoglienza e protezione, sanando gli orrori che questi bambini hanno dovuto soffrire, a partire dalla perdita delle loro famiglie”.
“Su 50 mila persone sbarcate quest’anno sulle nostre coste, oltre 7 mila sono minori non accompagnati, – ricordano riportando i dati dell’Unicef. “Il doppio rispetto al 2015”.

“Bisogna soprattutto evitare che questi minori spariscano, come purtroppo è successo in precedenza per circa 10.000 di loro, perché la scomparsa di un bambino può significare traffico di esseri umani, nuovo schiavismo, traffico d’organi e violenze di vario tipo. Vogliamo anche dedicare questa giornata ai 20 bambini morti di sete la settimana scorsa ad Assamaka, nel deserto del Niger. Loro sognavano un nuovo futuro ed hanno invece sofferto la peggiore delle morti. Perché questo non continui a succedere, l’Europa deve abbandonare la logica dell’egoismo e dell’ipocrisia ed aprire le porte a chi fugge dalla guerra, della povertà e della disperazione”..”

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