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Governo. Furlan: “Aprire fase di nuova concertazione su lavoro dei giovani, crescita, Sud, fisco”

Pubblicato il 29 Dic, 2016

Roma, 29 dicembre 2016 – “Occorre un patto sociale per rilanciare l’economia complessiva del paese. Per questo, dopo la pausa di fine anno, ci aspettiamo che il Governo Gentiloni apra una fase di nuova concertazione con i grandi soggetti sociali del paese per affrontare i problemi di natura economica e sociale elencati oggi con grande coerenza dallo stesso Presidente del Consiglio Gentiloni nella sua Conferenza Stampa di fine anno, problemi per i quali ciascuno dovrà assumersi la propria parte di responsabilità di fronte ad obiettivi chiari e condivisi”. E’ questo il commento della Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, sulla Conferenza Stampa del Presidente del Consiglio Gentiloni. “Siamo molto d’accordo con il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni – ha osservato la leader della Cisl – che bisogna ripartire subito dal tema del lavoro dei giovani attraverso vere politiche attive, progetti di alternanza scuola – lavoro e con misure straordinarie su innovazione, ricerca, infrastrutture materiali ed immateriali per cercare di ridurre il persistente divario Nord-Sud e le gravi diseguaglianze sociali presenti nel nostro paese”.

“Nello stesso tempo – ricorda la Segretaria Generale della Cisl –  bisogna chiudere in tempi brevi tutti i contratti pubblici sulla base dell’accordo siglato il 30 novembre con il sindacato ed affrontare la seconda parte della trattativa sulla previdenza, quella che riguarda priorio il futuro dei giovani. Ma solo con una maggiore crescita economica, favorendo più investimenti pubblici e privati, potremo rilanciare l’occupazione ed il nostro sistema industriale e manufatturiero, affrontando subito il tema ormai ineludibile della riforma fiscale che è una delle questioni cruciali per favorire lo sviluppo ed alzare i salari e le pensioni”. E conclude: “La Cisl non farà mancare il proprio contributo propositivo per affrontare questi temi per ricercare il massimo di coesione sociale”.

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