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Contratti. Siglato il rinnovo sanità. Cisl: “Grande soddisfazione per la contrattazione, per il sindacato ed il paese”

Pubblicato il 23 Feb, 2018

Roma, 23 febbraio 2018. “E’ una grande soddisfazione per la Cisl e la nostra Fp Cisl la firma del contratto della sanita’ dopo tanti anni di blocco. Un settore pubblico fondamentale per i cittadini dove lavorano persone di grande competenza e professionalita’ e a cui va tutta la nostra riconoscenza. E’ una altra bella giornata per la contrattazione, per il sindacato ed il paese”. Lo scrive su twitter la Segretaria Generale della Cisl Annamaria Furlan subito dopo la firma del contratto degli oltre 600 mila lavoratori della sanita’ pubblica dopo una maratona di 27 ore di trattativa all’Aran.

“E’ un contratto particolarmente atteso da 648.000 operatori sanitari volto a dare piena attuazione alle esigenze attese dalla categoria”, aggiunge in una nota il Segretario Confederale della Cisl, Ignazio Ganga, responsabile del pubblico impiego.
“Lo spirito che ha caratterizzato la tornata contrattuale per il comparto Sanitá si è basato sull’assunto per cui il Servizio sanitario è un bene comune e va difeso nel suo modello universale e nella sua articolazione nei servizi sul territorio e che questo potrà essere favorito attraverso un ruolo attivo delle lavoratrici e dei lavoratori”, aggiunge Ganga.
“Mai come di questi tempi, per la Cisl “Salute e sviluppo” rappresentano linee essenziali di un unico processo indispensabile per rendere il sistema sanitario italiano coerente con le evoluzioni sociali, demografiche ed epidemiologiche del Paese. Per questo, nella consapevolezza di intervenire sui veri problemi che riguardano le regioni, i territori, i lavoratori, i cittadini e i pensionati, la Cisl ritiene opportuno, anche attraverso lo strumento contrattuale, accompagnare i processi innovativi utili a migliorare le condizioni del diritto alla salute nel Paese”.
Per la Cisl il contratto della sanita pubblica rilancia il ruolo dei lavoratori di un settore che negli ultimi nove anni di vacanza contrattuale ha visto le Regioni riformare (in alcuni casi energicamente) il sistema sanitario, spesso con il solo obiettivo della razionalizzazione della spesa. Investendo sul lavoro si implementa il diritto alla salute che potrà essere ulteriormente valorizzato in termini di investimento piuttosto che come un costo. Aspetto utile a far rientrare a pieno titolo il comparto sanitario all’interno dell’agenda economica del Paese.

“La contrattazione riveste un ruolo fondamentale per trainare in un percorso virtuoso i professionisti di un settore colpevolmente dimenticato che potrà consentire di fornire risposte rinnovate ai fruitori dei servizi che affidano alla sanità italiana il loro bene più prezioso: la salute. Aldilà della mera rivendicazione economica che vede aumenti contrattuali medi di 86,94 €, essenziali dopo anni di vuoto salariale assoluto, il contratto rivestirà importanza anche per la capacità di restituire diritti alle lavoratrici e ai lavoratori attraverso un rinnovato impianto normativo utile a rafforzare quella necessaria visione prospettica che dovrà assumere il sistema sanitario del Paesel, sottolinea Ganga. “Per la Cisl, dare certezze contrattuali risponde alle necessità di  un comparto che ha dato risultati, spesso di eccellenza, grazie all’impegno dei lavoratori che in questi anni hanno offerto il servizio con professionalità senza che il perdurare del blocco salariale rappresentasse un fattore limitante per garantire le cure ai cittadini. L’intero negoziato per addivenire al contratto si è svolto, inoltre,  nella consapevolezza che mai come in questo settore i processi di innovazione e di innalzamento degli standard di qualità  presuppongono investimenti nelle risorse umane che rappresentano il vero patrimonio del nostro Servizio Sanitario Nazionale”.

Infine, sottolinea la Cisl, il contratto conferma, come per i contratti delle funzioni centrali e locali e per il contratto istruzione (che nel complesso vede ricontrattualizzati alla data odierna 2.565.000 lavoratori pubblici), la presenza di una commissione paritetica che si insedierà entro un mese dalla stipula dell’intesa con lo scopo di realizzare quel  processo di innovazione atteso sui sistemi di classificazione del personale. Un organismo fortemente voluto dalla Cisl e utile ad accompagnare congrui modelli organizzativi capaci di valorizzare le competenze del personale, individuando linee di evoluzione dei percorsi professionali per rendere maggiormente efficace l’esperienza dei lavoratori impegnati nelle funzioni sanitarie e socio sanitarie”.

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