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Ammortizzatori sociali e politiche attive: i sindacati incontrano il Ministro Di Maio

Pubblicato il 4 Ott, 2018
Il 1° ottobre si è tenuto l’incontro di Cgil, Cisl e Uil confederali con il Ministro del lavoro e dello sviluppo economico Di Maio. Le posizioni espresse dalla Cisl sono state di  apprezzamento per la decisione di dare continuità alla Cassa integrazione per cessazione, con la misura già inserita nel decreto-legge “urgenze”, ma anche di preoccupazione per la ripresa economica ancora troppo debole per dare un impulso effettivo all’occupazione, con moltissime aziende che faticano ad uscire dalla crisi,  mettendo a rischio siti produttivi e posti di lavoro, e l’occupazione che cresce, ma soprattutto quella  a termine.
 
Abbiamo quindi chiesto che in un prossimo provvedimento di legge siano inserite due misure di grande importanza per fronteggiare la questione dei trattamenti di cigs che verranno a scadenza nei prossimi mesi: 
 
– la proroga di 12 mesi della cigs  e della mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa;
– la riformulazione della norma sulla proroga di 12 mesi della cigs nelle aziende fuori delle aree di crisi complessa,  ma con piani di risanamento complessi. Quest’ultima norma non necessita di proroga, essendo già prevista per il biennio 2018-2019, ma di una riscrittura che  elimini l’attuale limite di 100 dipendenti e ricomprenda nell’ambito di applicazione anche i contratti di solidarietà, al fine di offrire ampia copertura.
 
Inoltre abbiamo sollecitato con forza una misura straordinaria per le attività danneggiate dal crollo del ponte a Genova, inspiegabilmente stralciata dal decreto “urgenze”, che consenta di fruire della cassa integrazione in deroga per favorire la ripresa delle attività, e che introduca  misure di semplificazione degli adempimenti e proroghe delle scadenze per la presentazione delle domande.
 
La Cisl ha anche sottolineato la centralità di  una strategia efficace sui servizi pubblici per l’impiego, non più rinviabile, con forti investimenti in risorse umane e finanziarie per far decollare finalmente le politiche attive e l’assegno di ricollocazione.
 
Infine, abbiamo parlato del decreto dignità, sul quale non solo sono necessarie verifiche di tipo interpretativo ed un ruolo maggiore della contrattazione collettiva, ma è anche importante colmare la gravissima lacuna relativa agli incentivi al lavoro stabile: l’incentivo ai contratti a tempo indeterminato va portato al 100% per incoraggiare effettivamente la stabilità del lavoro.
 
Il Ministro Di Maio ha dato disponibilità a riconoscere le proroghe per gli ammortizzatori sociali in scadenza, con emendamenti al decreto urgenze o al decreto fiscale, per poi eventualmente aumentare i finanziamenti con la legge di bilancio; a valutare il riconoscimento della cassa integrazione in deroga per la città di Genova nel provvedimento di conversione in legge del decreto “urgenze”, ad aprire un confronto con il sindacato sulle politiche attive e, sollecitato dalla Cisl,  ha chiarito che il reddito di cittadinanza non andrà a sostituire l’assetto degli ammortizzatori sociali.
 
Il confronto proseguirà  in sede tecnica, dove saranno affrontati gli elementi qualificanti della nostra proposta. 

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