4 marzo 2019. Sul reddito di cittadinanza i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil sono stati ascoltati nelle commissioni riunite Lavoro e Affari sociali della Camera. I sindacati hanno confermato “tutti gli elementi di criticità”, ritenendo “inaccettabile” il vincolo di residenza pari a 10 anni “per il suo profilo discriminatorio nei confronti dei cittadini stranieri”.
Le tre confederazioni hanno ribadito le critiche anche sui criteri adottati per individuare la platea di beneficiari e su quelli indicati per determinare l’ammontare del beneficio, valutandoli “iniqui” verso l’intera platea di soggetti in condizioni di bisogno. Hanno inoltre segnalato “con preoccupazione” il conflitto di attribuzioni tra Stato e Regioni sul tema delle assunzioni e della piena operatività dei navigator. Un conflitto che “rischia di impattare negativamente sulla buona riuscita dei percorsi di inserimento e reinserimento al lavoro dei beneficiari del reddito di cittadinanza”, hanno rimarcato.