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Agroalimentare. Tangredi (Cisl): “Riassetto organizzativo nella Barilla di Marcianise”

Pubblicato il 15 Lug, 2019

Roma, 15 luglio 2019. È stato siglato venerdì in Confindustria Caserta un accordo per il riassetto organizzativo dello stabilimento Barilla di Marcianise, che prevede l’assegnazione progressiva delle attività di manutenzione meccanica agli operatori della produzione e del confezionamento, l’avvio di un progetto di ricambio generazionale e una diversa organizzazione del lavoro. Soddisfazione viene espressa dalla Fai Cisl. “Il nuovo assetto – spiega il Segretario generale della federazione regionale, Raffaele Tangredi – farà leva sull’acquisizione di conoscenze da parte dei lavoratori della produzione e manutenzione, per saper sostituire le attività del manutentore meccanico di turno in tutto il comprensorio, poi da parte dei manutentori elettrici, che dovranno sviluppare il ruolo di meccatronico, e infine da parte dei manutentori meccanici stessi, che dovranno completare e aggiornare le loro specifiche competenze. L’accordo è importante perché prevede attività formative e di affiancamento che rafforzeranno la professionalità del personale, anche in vista del significativo turnover che avverrà nei prossimi cinque anni nell’area manutentiva meccanica”. Un commento sull’accordo giunge anche dal Segretario nazionale Roberto Benaglia, che per la Fai Cisl coordina la contrattazione nel gruppo Barilla: “Il progetto, condiviso dalle parti sociali, conferma il ruolo di primissimo piano che la formazione svolgerà negli anni futuri dentro le dinamiche del settore alimentare, dove saranno richieste competenze sempre più trasversali e svincolate dalle tradizionali classificazioni professionali. È importante che il Gruppo Barilla confermi, con questo piano, di voler sostenere la qualità del lavoro nello stabilimento di Marcianise, che in questi anni ha realizzato consistenti risultati positivi. Dunque l’accordo è da valutare favorevolmente, soprattutto perché scommette e investe sulle competenze di lavoratrici e lavoratori e sul miglioramento delle performance italiane, anche in vista delle esigenze di ricambio generazionale che caratterizzano tutto il settore. Tutti aspetti, questi, che dovranno avere inevitabilmente grande considerazione anche nel rinnovo imminente del contratto collettivo nazionale, per assicurare al comparto un livello ottimale di competitività e capacità occupazionale”.

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