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Veneto. Primo Maggio 2025: Cgil, Cisl e Uil di Belluno: “Uniti per un lavoro sicuro”. Casanova, Orrù, Bridda: “Costruiamo insieme un futuro di diritti e dignità”


Alle 17 tavola rotonda a Villa Pat di Sedico con il sindaco Christian Roldo, il sociologo Diego Cason e il formatore Giovanni Simioni
 
In occasione del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori e delle Lavoratrici, Cgil, Cisl e Uil di Belluno si uniscono per ribadire con forza un messaggio che deve arrivare a tutto il Paese: il lavoro deve essere sicuro, dignitoso e rispettoso della vita.
Il Primo Maggio 2025 è infatti dedicato al tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. “Uniti per un lavoro sicuro”, questo lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per celebrare la Festa dei Lavoratori.
A Belluno l’appuntamento è dalle 17.00 alle 19.00 a Villa Pat a Sedico, con una tavola rotonda che vedrà gli interventi dei tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil territoriali, rispettivamente Denise Casanova, Francesco Orrù e Sonia Bridda, che rifletteranno di lavoro e sicurezza con il sindaco di Sedico Christian Roldo, il sociologo Diego Cason e il formatore Giovanni Simioni.
In un Paese segnato da una scia inaccettabile di infortuni, malattie professionali e vittime sul lavoro, Cgil, Cisl e Uil ribadiscono con forza che la tutela della vita e della dignità di ogni lavoratrice e lavoratore deve essere una priorità assoluta, ogni giorno.
Nel 2024 in provincia di Belluno sono stati denunciati 2.965 infortuni sul lavoro, 361 in più rispetto all’anno precedente; 4 gli incidenti mortali.
“’Uniti per un lavoro sicuro’ non è solo uno slogan – affermano Casanova, Orrù e Bridda – ma una necessità, un’urgenza che ogni giorno si rinnova nei numeri inaccettabili di incidenti e morti sul lavoro. Una realtà che non può e non deve essere ignorata. Ogni vita spezzata sul posto di lavoro è una sconfitta per l’intero sistema sociale e produttivo. È inaccettabile che nel 2025, in un Paese avanzato, si continui a morire lavorando, o a convivere con la paura di non tornare a casa. Non esistono fatalità: dietro ogni incidente ci sono spesso mancati controlli, mancanza di formazione, pressioni produttive, appalti al ribasso, o semplice disinteresse verso la vita umana”.
Cgil, Cisl e Uil chiedono investimenti strutturali nella prevenzione, nella formazione continua e nel rafforzamento dei controlli; una maggiore responsabilizzazione delle imprese e degli enti pubblici; un impegno concreto da parte del governo e delle istituzioni per fare della sicurezza un valore imprescindibile in ogni settore; politiche attive per il lavoro stabili e inclusive, perché precarietà e insicurezza vanno spesso di pari passo.
“Il Primo Maggio – concludono Casanova, Orrù e Bridda – è anche l’occasione per guardare oltre l’emergenza, verso un futuro che metta il lavoro di qualità al centro delle politiche industriali e territoriali. Un futuro che contrasti le disuguaglianze, sostenga le aree interne e montane, come il territorio bellunese, dove lo spopolamento e la carenza di servizi rischiano di rendere ancora più fragili lavoratori e comunità. Cgil, Cisl e Uil continueranno, insieme, a battersi per un’Italia in cui lavorare significhi costruire, crescere, vivere, e non rischiare, subire, sopravvivere. Nel ricordo delle lotte del passato, con lo sguardo rivolto al futuro, invitiamo tutte e tutti a celebrare il Primo Maggio con la forza dell’unità, la determinazione della solidarietà e la speranza di un mondo del lavoro più giusto, equo e sicuro”.

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