CISL
CISL

Veneto. Siglato nuovo contratto 2022-2024 Sanità pubblica. Cisl Fp Belluno Treviso: “Mantenuto l’impegno preso: firmare il miglior contratto possibile e riaprire immediatamente confronto per rinnovo 2025-2027”

 Firmato mercoledì 18 giugno il nuovo Contratto Nazionale di Lavoro della Sanità pubblica relativo al triennio 2022-2024, un accordo che interessa oltre 580.000 addetti del settore, sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali rappresentative al tavolo, ad eccezione di Fp Cgil e Uil Fpl. Il contratto riguarda i 7.985 dipendenti della Ulss 2 Marca trevigiana e i 3.069 della Ulss 1 Dolomiti.
 
“La firma della pre-intesa sul nuovo CCNL Sanità Pubblica conclude un percorso negoziale lungo e impegnativo durato 16 mesi, durante i quali la Cisl Fp ha partecipato con spirito costruttivo e propositivo – sottolinea la segreteria della Cisl Fp Belluno Treviso composta da Mario De Boni, Elena Commazzetto ed Ettore Zingales -. Dopo mesi di blocchi da parte sindacati non firmatari, il nostro modello sindacale, fondato sulla responsabilità, sulla partecipazione e sulla contrattazione, ha prevalso, consentendo di mettere un punto fermo su un rinnovo contrattuale molto atteso. Ha avuto la meglio su chi ha voluto per mesi il blocco ingiustificabile della contrattazione, ritardando risposte concrete a chi lavora nel settore, lavoratrici, lavoratori e professionisti del Servizio Sanitario Nazionale. È la linea che tutti gli operatori sanitari ci hanno chiesto di portare avanti, confermandoci primo sindacato della sanità pubblica alle recenti elezioni RSU”.
 
Ora la pre-intesa firmata dall’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni e le organizzazioni sindacali Cisl Fp, Fials, Nursind e Nursing Up dovrà essere esaminata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per verificarne la compatibilità con le risorse stanziate in legge di bilancio e valutata dalla Corte dei Conti. Presumibilmente, il contratto entrerà in vigore dopo l’estate.
 
“Abbiamo mantenuto l’impegno preso: firmare il miglior contratto possibile e riaprire immediatamente il confronto per il rinnovo 2025-2027. Oggi questo obiettivo è finalmente a portata di mano – proseguono De Boni, Commazzetto e Zingales -. L’unico effetto concreto dell’opposizione dei sindacati non firmatari è stato quello di ritardare, a scapito degli operatori, la certificazione del contratto e quindi l’avvio dell’erogazione di arretrati, aumenti retributivi e nuove indennità. Ora si va avanti, con la forza della rappresentanza, per aprire una nuova stagione di crescita salariale, nuovi diritti e innovazione, sostenuta anche dalle risorse già stanziate per il triennio 2025–2027”.
 
Tra i punti qualificanti della pre-intesa figurano numerose misure di carattere economico, organizzativo e normativo. Il nuovo CCNL prevede un aumento medio di 170 euro al mese (+7%) dello stipendio e il pagamento degli arretrati in busta paga. È previsto un incremento dei fondi contrattuali pari a 98 euro pro capite, oltre a 72 euro destinati ad aumentare le indennità legate al lavoro su turni notturni. Per il personale dei Pronto Soccorso viene riconosciuta una indennità mensile superiore ai 250 euro. Sul fronte della tutela del personale, la pre-intesa introduce il patrocinio legale e il supporto psicologico in caso di aggressioni subite durante il servizio. Viene inoltre confermato l’esonero dal lavoro notturno per i lavoratori che ne hanno diritto, insieme ad altri strumenti di age management per favorire il benessere lavorativo. Le prestazioni aggiuntive saranno valorizzate a 50 euro l’ora, e viene rafforzato il diritto alla formazione professionale e agli ECM (Educazione Continua in Medicina, il sistema di formazione permanente obbligatoria per i professionisti della salute), che diventano liberamente selezionabili dal dipendente. Si amplia l’accesso all’elevata qualificazione anche per i professionisti sanitari e i funzionari in possesso di laurea triennale.
Sul piano retributivo, è previsto un incremento dell’incarico base fino a 1.500 euro, e anche i titolari di incarichi di funzione avranno diritto al pagamento dello straordinario. Altre misure significative includono l’estensione delle ferie solidali anche ad altri familiari, l’equiparazione retributiva tra ostetriche e infermieri, una maggiore tutela della libera professione, la possibilità di accedere agli incarichi anche per chi lavora part-time, e l’istituzione di un profilo dedicato alla valorizzazione economica dell’autista soccorritore, il buono pasto per il personale in smart working. Viene infine differito al 31 dicembre 2026 il termine per attuare le progressioni verticali in deroga e l’assegnazione degli incarichi di funzione organizzativa. È fissato poi l’immediato avvio delle trattative per il rinnovo del CCNL 2025–2027, assicurando così continuità al percorso negoziale.

Condividi