Le Segreterie Nazionali delle OO.SS., FLCCGIL, FSUR CISL-Università, Uil Scuola Rua, Snals Conf.SAL- Dipartimento Università e FGU GILDA – Dipartimento Università, denunciano l’ennesimo atto adottato a nocumento della Sanità Universitaria che di fatto strappa i Policlinici Universitari e il relativo personale al sistema della formazione superiore minando la sostenibilità dei corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e professioni sanitarie e la ricerca scientifica in campo medico e sanitario.
Il Governo, infatti, lo scorso 20 giugno ha approvato un “decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di Università e Ricerca, Istruzione e Salute” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 giugno, che prevede che i Policlinici Universitari, applicano al personale non dirigente da assumere per le attività esclusivamente assistenziali e di supporto alle stesse sulla base dei piani dei fabbisogni determinati nel rispetto della normativa vigente in materia di spesa di personale degli enti del Servizio sanitario nazionale, la contrattazione collettiva nazionale del Comparto sanità”. Un mostro giuridico senza precedenti che, peraltro, viola le regole previste dal Testo Unico del Pubblico impiego che affida la definizione della composizione dei comparti ad appositi accordi quadro nazionali definiti tra ARAN e Confederazioni sindacali.
Un provvedimento adottato senza alcun preventivo confronto con le scriventi OO.SS. uniche a poter rappresentare le lavoratrici e i lavoratori coinvolti, che da anni rivendicano una concreta attuazione e definizione del modello unico di azienda ospedaliero – universitaria appartenente al sistema della formazione superiore, modello sospeso da tempo in una cornice di continui provvedimenti giudiziari e conseguenti atti amministrativi discordanti.
La nuova norma, di fatto, sana le tante illegittimità compiute da alcune Regioni, come Campania e Lazio e da alcune AOU che negli ultimi 15 anni hanno assunto il personale con riferimento ad un contratto diverso da quello prescritto ai sensi dell’art.40 del DLgs. n.165/2001 del comparto Istruzione e Ricerca.
Il Governo Meloni, quindi, invece di essere da esempio sanzionando chi non rispetta la norma, con un colpo di spugna cambia le regole infrante sanando di fatto atti la cui illegittimità è stata dichiarata sia dai Tribunali amministrativi che civili, sia confermata dal Consiglio di Stato. Siamo dinanzi a fatti di assoluta gravità che avranno significative conseguenze sull’offerta formativa e sulla ricerca, nonché sulla qualità del servizio reso agli studenti, in un momento già critico per l’avvio delle nuove procedure di ammissione ai corsi di laurea in Medicina dove la Ministra aveva chiesto il massimo sforzo agli Atenei.
Questa è solo l’ennesima problematica che si aggiunge alle tante altre sottoposte negli ultimi due anni alla Ministra Bernini che hanno trovato risposte negative o che non hanno trovato risposta (le criticità del personale docente e in particolare quello di area medica, le risorse aggiuntive per la valorizzazione del personale tecnico-amministrativo, la certificazione delle code contrattuali relative al CCNL 2018- 2021, l’utilizzo delle corrette facoltà assunzionali per le PEV, il superamento del limite del fondo accessorio, l’incremento stabile FFO, il precariato e le flessibilità, ecc.). E’ del tutto evidente che la previsione di assumere personale esclusivamente adibito ad attività assistenziali costituisce tutt’altro che una soluzione, anzi sarà un ulteriore elemento di complessità difficilmente governabile e sicuramente fonte di ulteriore contenzioso.
Le scriventi OO.SS. si dichiarano profondamente deluse e preoccupate per le conseguenze che l’approvazione della norma potrebbe avere sul sistema della formazione superiore e della ricerca scientifica in campo medico e sanitario e, pertanto, ne chiedono il ritiro in sede di conversione in legge, nonché l’attivazione dei tavoli di confronto in sede MUR per individuare soluzioni volte a porre fine alle tante sperequazioni subite dal personale universitario docente e tecnico amministrativo operante in convenzione presso le AOU di cui al DLgs. n.517/99, come da impegni più volte assunti dalla Ministra Bernini e mai onorati.
In considerazione delle criticità determinate dalla pubblicazione del decreto legge, le scriventi OO.SS. ritengono necessario proclamare subito lo stato di agitazione di tutto il personale, programmando a breve una prima iniziativa dimostrativa, se la Ministra Bernini non provvederà formalmente ad assumere l’impegno di ritirare le suddette disposizioni ripristinando il quadro normativo previgente, costituendo, a nostro avviso, il provvedimento in questione un ulteriore cavallo di Troia attraverso il quale indebolire anche la docenza universitaria e il peso degli Atenei nel rapporto con il Servizio Sanitario Nazionale.
Formazione e Ricerca. Sindacati: “Il governo Meloni approva un decreto legge su proposta della ministra Bernini per strappare il personale dei policlinici universitari al sistema della formazione superiore e della ricerca. Proclamato lo stato di agitazione”
Pubblicato il 26 Giu, 2025