La CISL FP Sanità Lecce esprime la propria grave preoccupazione e richiede urgenti chiarimenti all’ASL Lecce in merito alle ripetute segnalazioni concernenti lo spostamento di automediche prive di medici e infermieri a bordo ma con il solo autista-soccorritore. Tali prassi, spesso basate su disposizioni meramente verbali, mettono a rischio la sicurezza dei lavoratori, l’efficienza del servizio di emergenza-urgenza e contravvengono alle normative vigenti.
Come già evidenziato nella nostra nota prot. n. 73 del 19.06.2025, alla scrivente organizzazione sindacale giungono costantemente segnalazioni di autisti costretti a operare in solitaria a bordo di automediche, una situazione inaccettabile e di estrema gravità.
Assistiamo a un impiego non ottimizzato e ingiustificato di mezzi e risorse umane, come dimostra lo spostamento di un’automedica da Gagliano del Capo a Nardò (63 km, circa 49 minuti di percorrenza) al solo scopo di costituire un equipaggio INDIA. Questo tipo di operazioni è difficilmente conciliabile con una gestione razionale delle risorse disponibili.
Permangono forti incertezze riguardo le modalità operative e le disposizioni che regolano questi trasferimenti. Nello specifico, non è chiaro:
– Quale ruolo debba ricoprire l’autista di Sanità Service del mezzo ALFA una volta che quest’ultimo venga privato di medico e infermiere;
– In che modo venga garantito il rientro del personale presso la sede di appartenenza al termine del turno, considerando gli orari di partenza, i tempi di percorrenza e le relative tutele contrattuali;
– Come venga inquadrata la condizione di “mezzo operativo in itinere” durante il rientro, e se siano previste adeguate garanzie per gli operatori coinvolti.
La flessibilità attualmente richiesta al personale è eccessiva e insostenibile, incidendo pesantemente sulla sfera privata degli operatori, già messa a dura prova dalle attuali condizioni del servizio.
Ribadiamo con forza che le eventuali carenze del sistema non possono e non devono essere colmate facendo gravare gli oneri organizzativi sui singoli lavoratori.
A ciò si aggiunge una questione cruciale che incide direttamente sull’efficienza e la qualità del servizio SEUS 118 di emergenza-urgenza: la presenza di personale con esoneri e limitazioni fisiche, talvolta anche con problematiche cardiache certificate, impiegato in un settore che dovrebbe essere di punta e di pronto intervento.
È inammissibile che il personale deputato all’emergenza-urgenza, chiamato a fronteggiare situazioni improvvise e critiche, non sia in piena forma fisica e non sia in grado di assolvere pienamente ai compiti richiesti per garantire un’assistenza sanitaria efficace e tempestiva. Il bene primario e l’assistenza sanitaria in emergenza-urgenza devono essere perseguiti con personale adeguatamente formato e fisicamente idoneo.
La CISL FP Sanità Lecce si rende pienamente disponibile a un incontro sindacale congiunto con le altre OO.SS., per un confronto costruttivo e per condividere eventuali soluzioni alternative che possano tutelare il servizio senza compromettere i diritti, la sicurezza e il benessere degli operatori coinvolti.
Qualora l’ASL Lecce intenda proseguire con tale organizzazione del lavoro, si chiede con urgenza di formalizzare le disposizioni verbali, al fine di intraprendere un percorso che offra garanzie sia in termini di tutele legali per i lavoratori sia per le prerogative sindacali in merito a disposizioni che potrebbero rivelarsi illegittime.
Infine, si invita e si diffida la Direzione dell’ Asl di Lecce a non disporre l’utilizzo dell’auto infermieristica con il solo Autista Soccorritore prima di una necessaria stesura di linee guida di intervento che modifichino quelle attualmente in vigore, dettate dal protocollo organizzativo del 21.07.2016.
La sicurezza dei nostri autisti e la qualità del servizio per i cittadini sono la nostra priorità.
Segretario Sanità CISL FP Lecce.