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La Cisl Scuola partecipa alla Marcia Perugia Assisi per la pace e la fraternità in programma il prossimo 12 ottobre

Pubblicato il 2 Ott, 2025


La CISL Scuola aderisce alla Marcia Perugia Assisi per la pace e la fraternità in programma il prossimo 12 ottobre. «La nostra partecipazione alla marcia – dichiara la segretaria generale Ivana Barbacci – nasce dalla volontà di ribadire con forza il nostro no a tutte le guerre che stanno insanguinando il pianeta: a partire da Gaza, teatro di una strage che si fa ogni giorno più intollerabile, dove da tempo il confine della cosiddetta ragionevole risposta al brutale terrorismo di Hamas è stato abbondantemente superato; all’Ucraina, che subisce da tre anni l’aggressione della Russia, col rischio di un’estensione del conflitto, alle tante guerre locali che configurano, con l’espressione usata qualche anno fa da papa Francesco, una terza guerra mondiale a pezzi“. «Vogliamo che cessino le guerre – continua la segretaria generale CISL Scuola – a partire da quella in atto nella striscia di Gaza; da tempo la CISL ha espresso il proprio netto dissenso per la politica del governo Netanyahu, chiedendo un cessate il fuoco immediato e la fine di ogni ostacolo agli aiuti per la popolazione della striscia. Fine delle operazioni militari e liberazione degli ostaggi sono oggi le condizioni indispensabili per una tregua che guardi alla prospettiva di una pacifica convivenza dei popoli in un’area tormentata da decenni. Ma la pace non è solo assenza di guerra, nasce anzitutto da una cultura, da un habitus mentale che deve informare di sé a tutti i livelli le relazioni umane. A tal fine il ruolo della scuola, che è il luogo per eccellenza della formazione, è senz’altro fondamentale».   L’iniziativa del 12 ottobre si inquadra nel progetto “

Immagina”, promosso dalla Fondazione Perugia Assisi per la cultura della pace, in collaborazione con altre istituzioni e associazioni, per “immaginare, sognare, desiderare e promuovere l’alternativa alla guerra: una società fraterna, un mondo dove le persone vivono felici, insieme, in pace”.Non si tratta di un’utopia, ma di un progetto, che assume come punti di riferimento la lettera di Papa Francesco “Fratelli Tutti per la fraternità e l’amicizia sociale” e l’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile.«In un tempo buio – afferma un 

appello dei promotori – che uccide la fiducia e la speranza, noi vogliamo suscitare un sogno, antico e moderno: “il sogno di una società fraterna”. Al mondo dell’inevitabile, della guerra inevitabile, della corsa al riarmo inevitabile, dello scontro inevitabile, della competizione inevitabile, delle disuguaglianze inevitabili, dello sfruttamento inevitabile noi rispondiamo con la fraternità e l’amicizia sociale».