La segretaria generale Ivana Barbacci guida oggi una folta delegazione della CISL Scuola, in rappresentanza di diverse regioni italiane, alla marcia Perugia Assisi della pace e della fraternità.“È certamente di conforto – afferma la segretaria CISL Scuola – che la marcia di oggi si svolga mentre a Gaza è finalmente in atto una tregua: la cessazione dei bombardamenti, ponendo fine a una strage inumana che ha visto decine di migliaia di vittime innocenti, il via libera agli aiuti per una popolazione stremata, la liberazione degli ostaggi, fanno sperare che sia ora intrapreso un vero cammino di pace. Sarà pace vera solo se vi saranno le condizioni per cui palestinesi e israeliani riconoscano reciprocamente il diritto di esistere come comunità libere e indipendenti, secondo la formula due popoli, due stati che diventa oggi l’obiettivo da perseguire con la massima determinazione”.“Non possiamo tuttavia dimenticare – aggiunge Ivana Barbacci – gli altri scenari di guerra tuttora in atto, a partire dall’Ucraina, che continua a subire bombardamenti, oppressa da un’invasione su cui troppi continuano a concedere attenuanti. Non è vero pacifismo quello che adotta due pesi e due misure, come non lo è quello che infanga grandi e pacifiche manifestazioni di massa con atti sconsiderati di violenza”.“Noi siamo qui – conclude la segretaria generale – perché da sempre la Perugia Assisi è una manifestazione che in modo particolare si fa portatrice di un messaggio di pace come frutto di un modo di pensare e vivere le relazioni umane nel segno della fraternità. Nel segno di una non violenza praticata in modo convinto e coerente, che nasce dalla tolleranza, dall’apertura al dialogo, dal rispetto delle opinioni altrui, dall’impegno a promuovere e garantire per tutti una civile convivenza. Illuminanti le parole di papa Leone XIV, col suo appello al mondo perché non si faccia leva sulla deterrenza delle armi ma si affermi ovunque il principio di una pace disarmata e disarmante”.