Elezioni Rsu. Fai-Cisl primo sindacato nel sito di Logista Italia di Crespellano, Bologna

La Fai-Cisl si afferma come primo sindacato nelle prime elezioni Rsu svolte nel sito di Logista Italia a Crespellano, in provincia di Bologna. Con 43 voti, su 60 votanti, la Federazione agroalimentare cislina ha ottenuto 2 delegati su 3.
“Un risultato – commenta la Segretaria generale della Fai-Cisl Area Metropolitana Bolognese, Roxana Vlad – che conferma la fiducia delle persone nei confronti della nostra organizzazione e la bontà del lavoro svolto negli anni, fatto di presenza, ascolto e serietà. Un sentito ringraziamento a chi ci ha sostenuto e a tutti i lavoratori e lavoratrici che hanno partecipato alle elezioni, un plauso alla commissione elettorale e a tutti i nostri candidati per la disponibilità e l’impegno, e un grande augurio di buon lavoro ai nostri eletti Bruno Esposito ed Antonio Macchia, nella certezza che nel loro nuovo ruolo sapranno portare avanti il lavoro di tutela svolto finora garantendo ai colleghi ascolto, competenza e senso di responsabilità, evitando di cadere nelle provocazioni e nelle strumentalizzazioni messe in campo da altre organizzazioni, e mantenendo il confronto sempre su un piano serio e costruttivo”.
Logista Italia, azienda leader nella distribuzione di prodotti e servizi per il settore tabacchi, vanta una presenza significativa in Emilia-Romagna e conta numerosi siti sul territorio nazionale, con un totale di quasi 600 dipendenti e oltre 3mila operatori diretti e indiretti.
Un commento positivo sull’elezione giunge anche dal Segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota: “Il ruolo dei delegati è fondamentale per portare nei luoghi di lavoro la nostra visione di sindacato libero, autonomo, contrattualista, capace di realizzare concretamente uno sviluppo inclusivo e una competitività del made in Italy che sappia distinguersi per la qualità del lavoro e la centralità della persona. Per questo – aggiunge Rota – è importante per tutti poter contare su rappresentanti competenti, capaci di coltivare relazioni industriali e sindacali partecipative, perché solo così possiamo governare i tanti cambiamenti in corso, come la transizione ecologica, le innovazioni tecnologiche, le sfide per coniugare più salario e produttività con meno tempo e carichi di lavoro”.