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Casa. Ottavio De Luca (Filca-Cisl): “Modificare il Testo Unico e la normativa sulla rigenerazione per favorire la riqualificazione delle aree urbane”

Pubblicato il 3 Dic, 2025

“La revisione del Testo Unico e della normativa sulla rigenerazione urbana deve rappresentare l’occasione, come chiesto più volte dalla Filca-Cisl, per favorire le azioni di riqualificazione delle aree urbane più fragili e complesse. Nei quartieri dove il bisogno è maggiore, infatti, gli interventi di rigenerazione risultano spesso impossibili: le condizioni sociali sono difficili, molte famiglie sono incapienti e non possono accedere alle agevolazioni. Non a caso, queste zone non hanno praticamente beneficiato del Superbonus. È arrivato il momento di dare centralità a queste ‘periferie sociali’”. Lo dichiara Ottavio De Luca, segretario generale della Filca-Cisl nazionale.

“In questi giorni – prosegue – si parla molto di qualità della vita nelle nostre città: è utile riflettere sugli strumenti che possono dare un contributo concreto. I bonus edilizi sulla casa rappresentano una forma di partecipazione pubblico-privato, ma anche i più generosi degli ultimi anni non sono riusciti a incidere davvero dove ce n’era più bisogno. È ormai evidente che solo un vero partenariato pubblico-privato può offrire risposte efficaci alle necessità di riqualificazione e rigenerazione delle aree urbane più fragili e complesse.

Per questi contesti, infatti, occorre pensare a misure mirate che permettano alle amministrazioni locali di progettare e governare veri partenariati pubblico-privati capaci, attraverso strumenti specifici, di avviare la riqualificazione dei quartieri. In aree delimitate e di interesse generale si potrebbero prevedere incentivi più elevati e, per gli incapienti, la possibilità di cedere il credito.

In questo contesto – spiega De Luca – diventa innovativo e fondamentale chiarire la relazione tra quadro nazionale e capacità territoriale ma, soprattutto, prevedere un finanziamento unico che incentivi gli sforzi e promuova la partecipazione. In questo modo gli incentivi aiuterebbero davvero chi ha più bisogno, perseguendo finalità di interesse pubblico e migliorando la qualità della vita nei quartieri più degradati. Allo stesso tempo, si favorirebbe il coinvolgimento di cittadini e associazioni in un percorso di rigenerazione partecipato.

È così che possiamo rivitalizzare i quartieri che più di tutti rappresentano l’anima autentica delle nostre città, quelli che le caratterizzano e le rendono uniche”, conclude il segretario generale della Filca-Cisl.