Casa: ok al decreto per la ripartizione delle risorse per il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli ex Istituti autonomi case popolari

Pubblicato il 18 Set, 2018
Roma, 18 settembre 2018. In questi giorni è arrivato il via libera della Conferenza Unificata alla bozza del decreto che prevede la ripartizione dei 321 milioni di euro che sono stati stanziati dall’articolo 1, comma 140, della Legge di Bilancio per il 2017 (L.232/2016). 
Il provvedimento stabilisce la suddivisione dei fondi tra le Regioni per il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli ex Istituti autonomi case popolari (ex-Iacp). 
La norma predisposta dal Ministero delle Infrastrutture fissa nuovi criteri per la ripartizione delle risorse, che sarà calcolata per il 35% sulla base dei criteri stabiliti dal DM 16 marzo 2015, cioè numero di alloggi di risulta, di sfratti e di Comuni ad alta tensione abitativa, e per il 65% in base al fabbisogno delle Regioni, verificato dal Ministero delle Infrastrutture con il DM 21 dicembre 2017.
La bozza prevede anche tempi certi per la realizzazione degli interventi. I Comuni, infatti,  dovranno avviare i lavori entro un anno dalla concessione del contributo da parte della Regione e li dovranno ultimare entro due anni, pena la sospensione o la revoca dei finanziamenti.
Le risorse revocate verranno poi riassegnate annualmente, secondo un criterio di proporzionalità, alle Regioni più virtuose che avranno uno stato di avanzamento lavori superiore alla media nazionale.
Nel documento si stabilisce che entro sei mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, il Ministero istituirà uno specifico Comitato tecnico di monitoraggio, con la partecipazione delle Regioni e dell’Anci, che dovrà vigilare sul rispetto delle nuove norme e sull’avanzamento dei programmi. 
Le Regioni hanno inoltre disposto la creazione di un Fondo di solidarietà per Genova, al quale è stato destinato il 2% delle risorse, per un totale di 6,4 milioni di euro.
La Cisl accoglie positivamente questo provvedimento, ma contestualmente sottolinea l’urgenza di trovare soluzioni che diano risposte concrete al crescente disagio abitativo in cui versano molte famiglie italiane. 
Proprio per questo, la Cisl ritiene necessario sollecitare un’attenzione maggiore al tema dell’edilizia residenziale pubblica, richiedendo misure volte anche alla costruzione di nuovi alloggi sociali, alla ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio pubblico esistente ed a una tassazione che tenga conto della finalità sociale del patrimonio di edilizia pubblica. 

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