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Pensioni. Conguaglio perequazione e riduzione pensioni elevate. Circolari Inps

Pubblicato il 23 Mag, 2019

Maggio 2019 – Con la legge di bilancio per il 2019 sono state previste due importanti norme che incidono sui trattamenti pensionistici in essere: la rimodulazione della perequazione delle pensioni superiori a 1.522,26 euro (tre volte il trattamento minimo) che è stata applicata a partire dal mese di aprile e la riduzione, per un periodo di 5 anni, di un importo tra il 15% e il 40% delle pensioni superiori a 100.000 euro (vedi nostre circolari n. 04 del 18/1/2019 e n.11 del 28/3/2019).

Con il recente messaggio n. 1926 del 20 maggio 2019 l’Inps ha reso ora noto che sul rateo pensionistico del prossimo giugno:

  • da un lato applicherà il conguaglio a debito per gli importi erogati con perequazione riferita alla più favorevole normativa della legge 388/2000 nel periodo gennaio e marzo 2019;
  • dall’altro procederà alla riduzione delle pensioni superiori a 100.000 euro e al recupero in tre rate di quanto attribuito in eccesso tra gennaio e maggio.(Circolare Inps n°62 del 7 Maggio 2019)

Il ricalcolo della perequazione riguarda circa 5 milioni e 600 mila pensionati e determina risparmi, al netto degli effetti fiscali, pari a: 253 milioni nel 2019, 745 milioni nel 2020, 1 miliardo e 228 milioni nel 2021, 1 miliardo e 226 milioni nel 2022, 1 miliardo 218 milioni nel 2023, 1 miliardo 205 milioni nel 2024, 1 miliardo 190 milioni nel 2025, 1 miliardo 175 milioni nel 2026, 1 miliardo 160 milioni nel 2027, 1 miliardo 145 milioni nel 2028.

La riduzione delle pensioni elevate superiori a 100.000 euro coinvolge, invece, circa 24.000 pensionati con un risparmio cumulato nel quinquennio pari a circa 415,6 milioni di euro al netto degli effetti fiscali.

“La Cisl, insieme alla Federazione Nazionale dei Pensionati, ritiene assolutamente negativa la scelta compiuta anche dall’attuale Governo di penalizzare i pensionati, la reiterazione di provvedimenti che incidono sulle pensioni in essere e in particolare riducono la perequazione e producono effetti negativi sul potere d’acquisto dei pensionati rappresenta una inaccettabile imposizione aggiuntiva”.
Per la Cisl “rimane, quindi, sempre attuale la richiesta di una piena rivalutazione delle pensioni come convenuto nell’accordo tra Governo e Sindacati nel 2016 e la definizione un nuovo “paniere” per arrivare ad un indice più equo che consenta il pieno recupero del potere di acquisto delle pensioni.
L’importanza di questo tema è stata sottolineata anche nella recente piattaforma unitaria e portata all’attenzione del Parlamento in sede di confronto sulla legge di bilancio e in occasione della successiva normativa di attuazione.

Pe questi motivi le federazioni dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil,  Spi Fnp e Uilp hanno indetto una Manifestazione unitaria che si terrà il 1 giugno 2019 a Roma.

Approfondimenti: 
‘Legge di bilancio e perequazione’ di Maurizio Benetti – Ufficio Studi Cisl, da ‘Il Barometro Cisl’ n. 12 – febbraio 2019n. 12 – febbraio 2019.

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