Esodati. La Circolare INL n. 860 del 5-2-2021 sulla nona salvaguardia. Una nota della Cisl

Pubblicato il 12 Feb, 2021

12 Febbraio 2021 – La legge n. 178/2020 (legge bilancio 2021) all’articolo 1 commi da 346 a 348 ha previsto la nona salvaguardia pensionistica che consente a 2.400 lavoratori di accedere alla pensione con i requisiti e le decorrenze vigenti prima dell’entrata in vigore dell’articolo 24 del decreto-legge 211/2011 convertito nella legge 214/2011 (cd. legge Monti-Fornero).

Le domande per la nona salvaguardia devono essere presentate a pena di decadenza entro il 2 marzo 2021 secondo le procedure previste dalle precedenti salvaguardie.

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con Circolare n. 860 del 5 febbraio 2021.  ha definito la procedura di costituzione delle Commissioni per l’esame delle istanze che devono essere presentate dai lavoratori che rientrano nelle tipologie di cui alle lettere c), d), e) comma 346 art. 1 legge n. 178/2020.

Tali istanze (vedi Modello) possono essere inviate alla posta elettronica certificata degli Ispettorati territoriali del lavoro competenti oppure, in alternativa, tramite raccomandata A/R e i direttori degli Ispettorati dovranno nominare il responsabile del procedimento alla ricezione delle istanze.

Le domande di pensione possono essere presentate anche contestualmente alla domanda di verifica del diritto a pensione, al fine di assicurare la decorrenza del trattamento pensionistico ai soggetti cessati dal rapporto di lavoro dipendente (v. msg INPS n. 195/2021).

Per un riepilogo delle tipologie dei lavoratori che possono accedere alla nona salvaguardia si rinvia alla nota Cisl curata dal Dipartimento Previdenza..

I limiti della legge Monti-Fornero sono parsi subito evidenti alle organizzazioni sindacali e la previsione di otto salvaguardie, a cui si aggiunge dopo dieci anni dalla legge la nona, dimostra ancora una volta che nella previdenza modelli eccessivamente rigidi producono anche a distanza di tempo la necessità di introdurre eccezioni e aggiustamenti.

Come la Cisl ha più volte ribadito, la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale non può prescindere da un equilibrato rapporto con la sostenibilità sociale e futuri interventi in materia dovranno tenere ben presente questo aspetto.

 

Condividi