“I rinnovi contrattuali nella prima parte dell’anno hanno interessato oltre 5,6 milioni di lavoratori. Bisogna continuare su questa strada, aumentando e migliorando la produttività per redistribuirla a sostegno dei salari ed accelerando tutti i rinnovi contrattuali sia privati, sia del pubblico impiego, della scuola e degli altri comparti pubblici, in modo da avere già quest’anno un sostanziale recupero del potere di acquisto derivante da un lato dall’effetto combinato della riduzione del cuneo fiscale per i redditi medio bassi, sotto i 35.000 euro e dall’altro da una crescita dei salari nominali, accompagnata dai dati tendenziali positivi del mercato del lavoro che faranno registrare un aumento della capacità di spesa delle famiglie (…l’intervista integrale)