“Ci sono margini per interventi sostenibili. Ora un tavolo anche per inflazione e salari”

Pubblicato il 20 Gen, 2023

 Ieri abbiamo ribadito al governo le nostre proposte unitarie, a partire dal riconoscimento della libertà di andare in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età e di assicurare uscite volontarie dal mercato del lavoro dai 62 anni. Servono pensioni di garanzia per i giovani incastrati in lavori precari tenendo conto dei periodi qualificanti come formazione, lavoro di cura e transizioni lavorative. Va fatto un passo indietro su Opzione donna, con il ritorno ai requisiti precedenti alla Manovra. Ci sono poi da riconoscere forti incentivi alle madri lavoratrici, con uno sconto di almeno un anno di contributi per figlio.

Giudicheremo come sempre i frutti del negoziato, con responsabilità e realismo. La radice del sistema pensionistico è il lavoro. Quello che dobbiamo fare è porre le condizioni di crescita e di sviluppo per aumentare qualità e quantità dell’occupazione, rendendola stabile, legandola anche a una pensione di garanzia per giovani e donne e alla colonna sussidiaria della previdenza. Ma bisogna fare di più anche su fisco, crescita, rilanciare gli investimenti, riallocando l’intero extra-gettito Iva legato all’inflazione. Su questi temi chiamiamo il governo e l’insieme delle parti sociali ad assumere la responsabilità di un cammino partecipato di riforme. (…)

Allegati a questo articolo

Condividi