“Avevamo proposto agli amici di Cgil e Uil un percorso comune di mobilitazione con una grande manifestazione di sabato. Hanno scelto la strada degli scioperi regionali, per noi sbagliata e controproducente in questa fase. Saremo in piazza in autonomia. Bisogna pensare a come migliorare la manovra economica e rilanceremo il tema di un patto sociale che dia risposte concertate alla politica di sviluppo”. (…) “Lo sciopero rimane un diritto inviolabile della nostra democrazia e deve essere usato nel rispetto delle norme a garanzia sia dei lavoratori, sia dei cittadini. Ora è il momento di disinnescare questo clima di scontro e di concentrarsi sui contenuti, cerchiamo di lavorare per il bene del Paese, riempiendo le piazze anche di idee e progetti e migliorando una manovra che ha molte luci ma anche pesanti ombre. Sbagliato polarizzare ancora gli animi, politicizzare o strumentalizzare da una parte e dall’altra questa vicenda”. (…) “Non abbiamo mai cancellato la parola sciopero dal nostro dizionario, ma bisogna stare molto attenti a non svilirlo, a non farlo diventare un rito fine a se stesso che ripetuto in maniera compulsiva alla lunga logora la rappresentanza sociale e dà spazio ai populismi”.