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“Io sindacalista dico: scioperare è un errore” – ‘Libero’

Pubblicato il 12 Dic, 2022

“In primo luogo chiediamo al governo di ristabilire la piena indicizzazione delle pensioni. Sul fronte lavoro sono dannose le misure che estendono l’uso dei voucher, perché tolgono tutele ai lavoratori dell’agricoltura e del terziario. Vanno tolti i vincoli introdotti su Opzione Donna e rafforzati gli strumenti di tracciabilità fiscale e di lotta all’evasione. Infine, chiediamo più risorse per sanità, scuola, servizi sociali, non autosufficienza e per il rinnovo dei contratti, a cominciare da quello dei medici.

L’interlocuzione è aperta ed è nostro preciso dovere stare al tavolo per raddrizzare questa manovra insieme. Lo sciopero non è un tabù, ma in questo momento non è lo strumento giusto. Davanti alle sfide che ci attendono e alle difficoltà di una crisi aggravata da guerra e inflazione occorre un grande senso di responsabilità da parte di tutti. Intanto riteniamo una conquista fondamentale il tavolo politico annunciato dal presidente Meloni sulla riforma complessiva delle pensioni, che partirà il 19 gennaio e quello su salute e sicurezza, in programma il 12 gennaio.

L’inverno demografico italiano è un tema cruciale anche per la crescita del Pil, per le esigenze del mercato del lavoro e per la tenuta del sistema previdenziale. La riforma dell’assegno unico è stata una prima risposta, però deve essere affiancata da misure più incisive a favore del lavoro delle donne, soprattutto nel Sud, e della conciliazione vita – lavoro, anche tramite il potenziamento dei servizi all’infanzia. È importante pure aver rafforzato nella manovra l’istituto del congedo parentale: la misura, però, va estesa anche ai padri e deve diventare strutturale”. (Leggi l’intervista integrale) .

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