(…) “Per come entra in Parlamento, è una legge di bilancio che recepisce molte rivendicazioni che la Cisl ha avanzato sin dal mese di luglio. Ci sono passi in avanti significativi che dobbiamo difendere nell’iter parlamentare e ulteriori avanzamenti e modifiche che proveremo a conquistare dentro e fuori dal perimetro della Manovra, nell’interlocuzione politica, parlamentare e di governo. Un limite molto grande ai margini di miglioramento sta nel peso di un patto di stabilità europeo che drena dalle casse pubbliche ben 12 miliardi, a cui si aggiunge l’enorme tassa occulta di 38 miliardi del superbonus da sostenere nel 2025. (…) “Positiva è la scelta di sostenere la contrattazione decentrata con la conferma della detassazione dei salari di produttività, il welfare contrattuale e il rafforzamento dei fringe benefit. Apprezziamo anche lo stanziamento per i rinnovi contrattuali nel settore pubblico nel triennio ’25-’27 con l’impegno a recuperare risorse anche per la tornata ’28-’30. Importante anche il rifinanziamento dell’Ape sociale di opzione donna e la conferma di quota 103 sul versante delle flessibilità pensionistiche”.
“La crescita richiede redistribuzione, senza furori ideologici” – Toscana Oggi
