“Bisogna costruire insieme un progetto industriale capace di far convivere occupazione, risanamento dell’ambiente, tutela della sicurezza e della salute dentro e fuori la fabbrica. Non esiste cronoprogramma che tenga, se prima non si sarà sciolto il nodo delle risorse. È indispensabile chiarire tutte le questioni aperte sugli investimenti necessari per la produzione dell’acciaio green, che tutto in il mondo è una realtà, e per poter aprire una discussione di merito con il nuovo investitore sul piano industriale e occupazionale. Nessun lavoratore deve essere lasciato solo, lo stato deve avere una presenza importante di garanzia per la rilevanza strategica che il settore dell’Acciaio per il Paese”. (…)