“No fermo a nuovi saldi di Stato. È in gioco il futuro industriale del Paese” – ‘Avvenire’

Pubblicato il 7 Gen, 2024

“Siamo contrari ad una stagione di saldi di Stato, che negli anni Novanta ha già creato danni irreversibili ai nostri asset strategici. Penso al settore delle telecomunicazioni o all’agroalimentare. Se l’idea è quella di svendere ulteriori quote di Poste o di altre aziende pubbliche la Cisl si opporrà. Prima di assumere qualunque decisione va aperto uno spazio di confronto tra governo e Parti sociali. Qui si parla non solo di “quanto chiedere” per i gioielli di famiglia, ma anche del ruolo che lo Stato vuole avere nel futuro industriale ed economico del Paese. Più che privatizzare facciamo partecipare i lavoratori alla gestione delle proprie aziende. (…) Bisogna rilanciare il potere d’acquisto e difendere i risparmi di lavoratori e pensionati. Occorre investire su Sanità e Scuola. Dobbiamo dare stabilità e qualità al lavoro – la flessibilità deve costare di più- e impulso alle politiche attive. Gli investimenti vanno accelerati rafforzando la governance partecipata del PNRR a partire dai territori, così come occorre aumentare le risorse contro la povertà e a sostegno della non autosufficienza. Bisogna dare seguito agli impegni presi per dare forma a una strategia nazionale per la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro e dare profondità al tavolo previdenziale per introdurre forti dosi di flessibilità guardando all’obiettivo del superamento definitivo della Legge Fornero. (…) Sarà un anno complicato. Bisogna remare tutti nella stessa direzione e trasformare in progresso, crescita e conquiste sociali le epocali spinte del cambiamento. Sarei molto contento se arrivasse la piena attuazione dell’Articolo 46 della Costituzione, con il pieno riconoscimento del diritto dei lavoratori a partecipare da protagonisti alla vita, agli utili e alle decisioni della loro impresa”.

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