Pensiamo che davanti alle sfide che attendono il Paese e alle difficoltà di una crisi aggravata da guerra e inflazione occorra un grande senso di responsabilità. (…) Noi diciamo una cosa molto semplice: miglioriamo e raddrizziamo subito questa manovra rafforzando e dando continuità al dialogo con il governo e con le forze parlamentari. Serve coesione. Lo sciopero non è lo strumento giusto. Sbagliato chiedere in questa fase sacrifici ulteriori ai lavoratori, infuocando le relazioni industriali e danneggiando indirettamente il tessuto produttivo. (…) (leggi l’intervista integrale)